l'Astrofilo marzo-aprile 2022
53 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ moto delle stelle intorno ad essi. Si è scoperto che il buco nero più grande, situato proprio al centro di NGC 7727, ha una massa pari a quasi 154 milioni di volte quella del Sole, mentre la massa del compagno è di 6,3 milioni di masse solari. È la prima volta che si misura così la massa in una coppia di buchi neri supermassicci. Questa im- presa è stata resa possibile grazie alla vicinanza del sistema alla Terra e alle osservazioni dettagliate che il team ha ottenuto presso l’Osservatorio del Paranal, in Cile, utilizzando lo stru- mento MUSE (Multi-Unit Spectro- scopic Explorer) installato sul VLT dell’ESO, con cui Voggel si è imprati- chita durante il percorcoro di studi all’ESO. La misura delle masse con MUSE e l’utilizzo di dati aggiuntivi dal telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA hanno permesso al team di confermare che gli oggetti in NGC 7727 erano effettivamente buchi ne- ri supermassicci. Gli astronomi sospet- G razie al Very Large Telescope dell’ESO, gli astronomi hanno rivelato la cop- pia di buchi neri supermassicci più vicini alla Terra mai osservata prima. Questo video riassume la scoperta. [ESO] tavano che la galassia ospitasse due buchi neri, ma non erano stati in gra- do di confermarne la presenza fino a ora poiché non si vedono grandi quantità di radiazione ad alta ener- gia, che di solito ne tradisce la pre- senza, proveniente dai loro immedia- ti dintorni. “La nostra scoperta im- plica che potrebbero esserci là fuori molti più resti di fusioni di galassie, che potrebbero contenere molti bu- chi neri massicci nascosti, che aspet- tano ancora di essere trovati” , conclu- de Voggel. “Potrebbe aumentare del 30% il numero totale di buchi neri su- permassicci noti nell’universo locale.” Si prevede che la ricerca di coppie di buchi neri supermassicci nascosti come questi farà un grande balzo in avanti con l’ELT (Extremely Large Telescope) dell’ESO, che inizierà a funzionare alla fine di questo decennio nel de- serto di Atacama, in Cile. “Questo ri- levamento di una coppia di buchi neri supermassicci è solo l’inizio” , afferma il coautore Steffen Mieske, astrono- mo dell’ESO in Cile e Capo delle ope- razioni scientifiche al sito ESO del Pa- ranal. “Con lo strumento HARMONI installato sull’ELT saremo in grado di effettuare rilevamenti come questo notevolmente più lontano di quanto attualmente sia possibile. L’ELT del- l’ESO sarà fondamentale per la com- prensione di questi oggetti.” !
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=