l'Astrofilo marzo-aprile 2022
39 MARZO-APRILE 2022 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ lunghezze d’onda da una varietà di telescopi, che suggeriscono che il buco nero erutta mini-jet ogni volta che ingoia qualcosa di pesante, come una nube di gas. La ricerca del suo team internazionale è stata pubbli- cata su The Astrophysical Journal . Nel 2013, dai raggi X rilevati dal Chandra X-ray Observatory della NASA e dalle onde radio rilevate dal telescopio Jansky Very Large Array a Socorro, nel New Mexico, è stato evi- denziato un troncone di jet meridio- nale vicino al buco nero. Anche que- sto getto sembra aspirare gas vicino al buco nero. Cecil era curioso di sa- pere se esistesse anche un contro-jet settentrionale. Per prima cosa ha esaminato gli spettri d’archivio di molecole come l’alcol metilico e il monosolfuro di carbonio dell’Osser- vatorio ALMA (Atacama Large Milli- meter/ submillimeter Array), in Cile, che utilizza lunghezze d’onda milli- metriche per scrutare attraverso i veli di polvere interposti fra noi e il nucleo galattico. ALMA ha rivelato una struttura lineare in espansione e stretta nel gas molecolare, che può essere tracciata per 15 anni luce in- dietro verso il buco nero. Collegando i punti, Cecil ha poi trovato nelle im- magini a lunghezza d’onda infrarossa di Hubble una bolla luminosa e gon- fia di gas caldo che si allinea al getto a una distanza di almeno 35 anni luce dal buco nero. Il suo team suggerisce che il getto del buco nero vi si sia pe- netrato, gonfiando la bolla. Questi due effetti residui del getto in dissol- vimento sono l’unica prova visiva del suo impatto sul gas molecolare. Mentre soffia attraverso il gas, il get- to colpisce il materiale e si piega lun- go più flussi. “I flussi filtrano dal den- so disco di gas della Via Lattea” , ha affermato il coautore Alex Wagner, dell’Università di Tsukuba, in Giap- pone. “Il getto diverge come i tenta- coli di un polpo.” Il deflusso crea una serie di bolle in espansione che si estendono fino ad U na veduta composita di raggi X, gas molecolare e gas ionizzato caldo vicino al centro galattico. La regione bianca verticale trasparente, sovrapposta all’im- magine, mostra l’asse suggerito di un mini-jet del SMBH della galassia. Le strutture di colore arancione sono gas idrogeno incandescente. Una di esse, sulla punta su- periore del getto, è interpretata come una nube di idrogeno colpita dal getto in uscita. Il getto si disperde dalla nube in volute che scorrono verso nord. Più in basso, vicino al buco nero, ci sono osservazioni a raggi X di gas surriscaldato di co- lore blu e gas molecolare in verde. Questi dati sono la prova che il buco nero oc- casionalmente fagocita stelle o nubi di gas ed espelle parte del materiale surriscal- dato lungo il suo asse di rotazione. [NASA, ESA, Gerald Cecil (UNC-Chapel Hill)] almeno 500 anni luce. Questa più grande struttura a “bolla di sapone” è stata mappata a varie lunghezze d’onda da altri telescopi. Wagner e Cecil hanno quindi prodotto modelli al supercomputer dei deflussi dei jet in un disco simulato della Via Lattea, che ha riprodotto le osservazioni. “Come nell’archeologia, scavi e scavi per trovare manufatti sempre più an-
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