l'Astrofilo marzo-aprile 2022
MARZO-APRILE 2022 ASTROFILO l’ Scoperto un mini-jet vicino a Sagittarius A* by NASA/ESA Ray Villard L a vicina galassia a spirale barrata NGC 1068 funge da esempio per aiutare gli astronomi a comprendere la vivace attività al centro della nostra galassia, la Via Lattea, guidata dalle eruzioni di un buco nero supermassiccio. Poiché viviamo all’interno della Via Lattea, gran parte della nostra visione del centro galattico è bloccata da nubi interposte di gas e polvere. Ma guardare a 47 milioni di anni luce di distanza, in NGC 1068, offre agli astronomi una visione “a volo d’uccello” di simili esplosioni di buchi neri. L’immagine nel riquadro risolve nubi di idro- geno di appena 10 anni luce di diametro, entro 150 anni luce dal nucleo. Le nubi brillano perché sono catturate in un “proiettore” di radiazioni emesse dal buco nero della galassia, che è più grande e più attivo del buco nero nel cuore della nostra galassia. [NASA, ESA, Alex Filippenko (UC Berkeley), William Sparks (STScI), Luis C. Ho (KIAA-PKU), Matthew A Malkan (UCLA), Alessandro Capetti (STScI)] I l buco nero centrale della Via Lattea ha una falla. Questo buco nero su- permassiccio (Sagittarius A*) sem- bra avere ancora le vestigia di un getto simile a una fiamma ossidrica risalente a diverse migliaia di anni fa. Il telescopio spaziale Hubble del- la NASA non ha fotografato il jet fantasma, ma ha contribuito a tro- vare prove circostanziali del fatto che si sta ancora spingendo debol- mente in un’enorme nube di idro- geno dove poi si espande, come un flusso stretto in un tubo puntato verso un mucchio di sabbia. Questa è un’ulteriore prova che il buco ne- ro, con una massa di 4,1 milioni di Soli, non è un mostro addormentato bensì periodicamente “singhiozza” quando stelle e nubi di gas cadono al suo interno. I buchi neri attirano il materiale in un vorticoso disco di accrescimento orbitante, dove parte del materiale in caduta viene trasci- nato verso getti in uscita che sono col- limati dai potenti campi magnetici del buco nero. Gli stretti “fasci proiet- tori” sono accompagnati da un’on- data di micidiali radiazioni ionizzan- ti. “Il buco nero centrale è dinami- camente variabile ed è attualmente spento” , ha affermato Gerald Cecil, della University of North Carolina, a Chapel Hill. Cecil ha messo insieme, come un puzzle, osservazioni a più
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