l'Astrofilo marzo-aprile 2022

26 MARZO-APRILE 2022 ASTRO PUBLISHING sity) ha presentato i dati otte- nuti osservando Proxima Cen- tauri per 23 notti con un te- lescopio robotico di 30 cm del Las Campanas Observatory. La ricerca è risultata inconcludente per quanto riguarda Proxima b, ma è stato individuato un can- didato transito forse attribui- bile a un secondo pianeta (non necessariamente uno di quelli scoperti più di recente). Nel 2018, un team guidato da Hui-Gen Liu (Nanjing University, School of Astronomy and Space Science) ha pubblicato i risultati di 10 giorni di monitoraggio fo- tometrico di Proxima Centauri con il Bright Star Survey Tele- scope, della Zhongshan Station, in Antartide. Anche in questo caso è stato trovato un segnale con le caratteristiche di un tran- sito planetario e consistente con i parametri orbitali di Proxima b dedotti dalle variazioni della velocità radiale della sua stella, ma il livello di confidenza del segnale rilevato non era particolarmente alto. Ancora una ASTROFILO l’ G li esopianeti in transito vengono rilevati mentre passano davanti alla loro stella, provocando un calo della luce stellare visibile da un osservatore lon- tano. Il transito si ripete con una cadenza che dipende dal tempo impiegato dal- l’esopianeta per orbitare attorno alla sua stella. Ad esempio, in condizioni ideali, un eventuale osservatore alieno del nostro sistema solare dovrebbe attendere uno dei nostri anni per vedere una ripetizione del transito della Terra sul Sole. [ESA] D avid Kipping, l’astronomo che esaminando con il suo team le osservazioni di MOST ha evidenziato due candidati transiti sul disco di Pro- xima Centauri. [Columbia University] R affigurazione grafica del telescopio spa- ziale MOST in orbita attorno alla Terra. [Canadian Space Agency] analizzando le molte curve di luce della stella disponibili, non ha tro- vato evidenze di transiti. Quegli stessi ricercatori, considerando la separazione orbitale del pianeta, hanno calcolato che la probabilità geometrica che Proxima b transiti è circa 1,5%. Nel 2017, un team guidato da David Kipping (Columbia University, De- partment of Astronomy) ha rielabo- rato osservazioni di Proxima Centau- ri raccolte in oltre 40 giorni fra il 2014 e il 2015 con il MOST Space Te- lescope, uno strumento ad altissima precisione di appena 15 cm di diame- tro (MOST sta per Microvariability and Oscillation of Stars). Sebbene questo studio non abbia evidenzia- to periodicità fotometriche diretta- mente attribuibili a Proxima b, sono stati comunque individuati due se- gnali isolati di candidati transiti con la profondità attesa per il transito di un corpo di taglia simile. Ancora nel 2017, un team guidato da Yiting Li (Pennsylvania State Univer- volta, il rumore fotometrico prodot- to dall’attività magnetica di Proxima Centauri è risultato deleterio. Un’altra ricerca pubblicata nel 2018

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=