l'Astrofilo marzo-aprile 2022

MARZO-APRILE 2022 ASTROFILO l’ Q uesta immagine mostra NGC 1850, un ammasso di migliaia di stelle a circa 160000 anni luce di distanza, nella Grande Nube di Magellano, un vicino della Via Lattea. Si ritiene che i filamenti rossastri che circondano l’ammasso, costituiti da vaste nubi di idrogeno, siano i resti delle esplosioni di supernova. L’immagine è una sovrapposizione di osservazioni condotte in luce visibile con il Very Large Te- lescope (VLT) dell’ESO e il telescopio spaziale Hubble (HST) della NASA/ESA. Il VLT ha catturato l’ampio campo dell’immagine e dei filamenti, mentre l’ammasso cen- trale è stato ripreso dall’HST. [ESO, NASA/ESA/R. Gilmozzi/S. Casertano, J. Schmidt] essere un oggetto circa 11 volte più massiccio del nostro Sole. La prova schiacciante che ha messo gli astro- nomi sulle tracce di questo buco ne- ro è stata la sua influenza gravita- zionale sulla stella di cinque masse solari che gli orbita intorno. Gli a- stronomi avevano finora individuato vederli direttamente” , spiega Sara Saracino, dell’Astrophysics Research Institute della Liverpool John Moores University, nel Regno Unito, che ha guidato la ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sul Monthly Notices of the Royal Astronomical Society . “Quello scoperto ora è solo uno dei criminali ricercati, ma quando ne hai trovato uno sai di essere sulla buona strada per scoprirne molti altri, in di- versi ammassi.” Il primo “criminale” rintracciato dall’equipe si è rivelato

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