l'Astrofilo marzo-aprile 2022
14 MARZO-APRILE 2022 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ I mmagine di ALMA del sistema stellare “fontana d’acqua” W43A, che si trova a circa 7000 anni luce dalla Terra, nella co- stellazione dell’Aquila. La stella doppia al centro è troppo piccola per essere risolta in questa im- magine. Tuttavia, le misurazioni di ALMA mostrano che l’intera- zione delle stelle ha cambiato l’ambiente circostante. I due getti espulsi dalle stelle al centro si vedono in blu (in avvicina- mento a noi) e rosso (in allonta- namento). Le nubi polverose trascinate dai getti sono mo- strate in rosa. [ALMA (ESO/ NAOJ/ NRAO), D. Tafoya et al.] diare questa fase importante ma mi- steriosa” , ha aggiunto. Comprendere la tipica fase dell’inviluppo aiuterà anche gli scienziati a studiare che cosa accadrà in un futuro molto lon- tano, quando anche il Sole diventerà una stella più ampia e più fredda, una gigante rossa, e inghiottirà i pia- neti più interni. “La nostra ricerca ci aiuterà a capire come ciò potrebbe accadere, ma mi dà una prospettiva più fiduciosa. Quando queste stelle si ‘abbracciano’, espellono nello spazio polvere e gas che possono diventare gli ingredienti per le future genera- zioni di stelle e pianeti, e con loro il potenziale per una nuova vita” , ha detto Daniel Tafoya. Poiché le 15 stel- le sembrano evolvere su una scala temporale umana, il team prevede di continuare a monitorarle con ALMA e con altri radiotelescopi. Con i futuri strumenti dell’Osservatorio SKA, spe- rano di studiare come le stelle forma- no i loro getti e cambiano l’ambiente circostante. Sperano anche di tro- varne di più, se ce ne sono. “In realtà, pensiamo che le cosiddette ‘fontane d’acqua’ possano essere quasi tutti i sistemi binari dell’intera nostra galas- sia. Se è così, allora queste stelle sono la chiave per comprendere il processo più strano, meraviglioso e più impor- tante che due stelle possono speri- mentare nella loro vita insieme” , conclude Theo Khouri. (CO 2 ), il monossido di carbonio è re- lativamente facile da scoprire nello spazio ed è uno degli “strumenti” preferiti dagli astronomi. “Grazie all’eccezionale sensibilità di ALMA, siamo stati in grado di rilevare i de- bolissimi segnali di diverse molecole nel gas espulso da queste stelle. Quando abbiamo esaminato da vi- cino i dati, abbiamo visto dettagli che non ci aspettavamo di notare ”, ha aggiunto Theo Khouri. Le osservazioni hanno confermato che le stelle stavano tutte soffiando via i loro strati esterni. Ma le propor- zioni dei diversi atomi di ossigeno nelle molecole indicavano che le stel- le sotto un altro aspetto non erano così estreme come sembravano, ha spiegato Wouter Vlemmings, mem- bro del team e astronomo della Chal- mers. “Ci siamo resi conto che queste stelle iniziavano la loro vita con la stessa massa del Sole o solo poche volte di più. Ora le nostre misura- zioni mostrano che hanno espulso fino al 50% della loro massa totale solo negli ultimi cento anni. Deve es- sere successo qualcosa di molto ener- gico” , ha detto. Perché stelle così piccole sono arrivate a perdere così tanta massa così rapi- damente? Tutte le prove indicavano una sola spiegazione, hanno concluso gli scienziati: erano tutte stelle dop- pie e tutte avevano appena attraver- sato una fase in cui le componenti condividevano la stessa atmosfera, una stella interamente abbracciata dall’altra. “In questa fase le due stelle orbitano insieme in una sorta di boz- zolo. Tale fase, che chiamiamo ‘invi- luppo comune’, è davvero breve e dura solo poche centinaia di anni. In termini astronomici, finisce in un bat- ter d’occhi” , ha commentato il mem- bro del team Daniel Tafoya. La maggior parte delle stelle nei si- stemi binari orbitano semplicemente attorno a un centro di massa comune. Queste stelle, invece, condividono la stessa atmosfera, un’esperienza che può cambiare l’esistenza di una stella e può persino portare le due compo- nenti a fondersi completamente. Gli scienziati ritengono che questo tipo di evento possa produrre alcuni dei fenomeni più spettacolari del cielo. Capire come accade potrebbe aiutare a rispondere ad alcune delle doman- de più importanti degli astronomi su come le stelle vivono e muoiono, ha spiegato Theo Khouri: “Che cosa cau- sa l’esplosione di una supernova? Co- me fanno i buchi neri ad avvicinarsi abbastanza da entrare in collisione? Che cosa rende le nebulose planetarie così belle e simmetriche? Gli astro- nomi sospettano da molti anni che gli inviluppi comuni facciano parte delle risposte a domande come queste. Ora abbiamo un nuovo modo di stu- !
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