l'Astrofilo marzo-aprile 2022

MARZO-APRILE 2022 ASTROFILO l’ I l JWST si separa dal suo razzo Ariane 5, con la Terra blu brillante sullo sfondo in questa vista catturata dopo il suo lan- cio il 25 dicembre 2021. [NASA TV] iniziare a irradiare energia infraros- sa e a corrompere le osservazioni. Questo approccio all’ingegnerizza- zione di un sistema di raffredda- mento riflettente nel progetto è antitetico all’approccio adottato con Spitzer, in cui veniva impiegato il raffreddamento a elio liquido per mantenere freddi i rivelatori, un me- todo che certamente funzionava per le osservazioni IR, ma che ha anche ridotto notevolmente l’usabilità del telescopio al tempo necessario per esaurire l’elio. L’unico criorefrigera- tore a bordo del telescopio, un’ag- giunta necessaria affinché i rivelatori del Mid-InfraRed Instrument (MIRI) raggiungano condizioni di ultra fred- do (7 K), utilizza un approccio di raf- freddamento a tubo a impulsi che non ha parti mobili e non richiede refrigerante chimico, il che significa nessuna vibrazione indesiderata at- traverso il telescopio e una durata del criorefrigeratore che dovrebbe superare di gran lunga la durata ope- rativa del telescopio stesso. Un’ultima parola sulla finalità. Mol- to è stato detto sul JWST e su come “deve funzionare”. A differenza di Hubble, che ha beneficiato notevol- mente di due missioni di servizio e di veri astronauti per eseguire le pro- cedure, JWST non è affatto vicino a ciò che qualcuno potrebbe descri- vere come un luogo accessibile per la riparazione. Hubble rimane sem- pre a circa 540 km di distanza da noi, uno spazio che si potrebbe coprire in autostrada in un lungo pomeriggio con una singola carica per alcune auto elettriche ora sul mercato. Da Thomas Zurbuchen (NASA Science Mission Directorate) in giù, nessuno ha mai affermato che un problema al telescopio possa essere risolto con una missione, con equipaggio o sen- za. Nondimeno c’è chi ipotizza una visita al JWST prima della fine del- la sua vita operativa per un riforni- mento. È interessante notare che una ricerca sul web in tal senso ti porterà a molti siti di notizie spazia- li che discutono del rifornimento di carburante attraverso missioni ro- botiche, delle modalità di approccio e dei pericoli per gli schermi solari, ma nessuno di questi siti finisce su nasa.gov. Le preoccupazioni per un fallimento in un’impresa così compli- cata come un telescopio che si apre nello spazio, ignorano ovviamente il fatto che la NASA eccelle nelle mis- sioni a senso unico. Per molti aspetti, quasi ogni missione oltre il sistema Terra-Luna è a senso unico e, per na- tura, “deve funzionare”. Sebbene il JWST sia un’impresa in- gegneristica moderna e complicata, nessuno può negare i grandi suc- cessi delle sonde Voyagers, della Cassini, di varie missioni su Marte, della New Horizons e di molte altre sonde ormai disattivate o che stan- no ancora facendo attivamente gran- de scienza. Con il suo dispiegamento completo e nessuna previsione di problemi tecnici d’ora in poi, il JWST è quasi pronto per iniziare quelli che po- trebbero essere due decenni di os- servazioni rivoluzionarie. Le grandi aspettative coprono quasi l’intera storia dell’universo stesso, dalle pri- me stelle ai possibili rilevamenti di condizioni compatibili con la vita nel nostro stesso vicinato celeste. !

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