l'Astrofilo marzo-aprile 2022

10 Nonostante l’enorme schermo so- lare interposto fra gli specchi e noi osservatori, la geometria del tele- scopio gli consente comunque di os- servare qualsiasi parte del 40% del- l’universo in qualsiasi momento. Con questo ampio accesso, il JWST può osservare qualsiasi punto del- l’universo infrarosso (con l’eccezione di ogni posizione all’interno del rag- gio Sole-JWST, ovviamente), nei sei mesi necessari a fare una mezza or- bita intorno al Sole. Per risolvere il problema della radia- zione proveniente dai componenti interni, il JWST utilizza la stessa so- luzione: spostare l’intero bus del- l’apparecchiatura sul lato solare dei cinque schermi solari, lasciando l’ot- tica del telescopio, i rivelatori e le strutture di supporto quasi comple- tamente isolati dall’hardware che effettua i movimenti, l’elaborazione dati e le comunicazioni col NASA Deep Space Network. Con i cinque schermi solari e i radiatori aggiunti- vi installati, gli specchi e i rilevatori I n questo frame della NASA, si vede il James Webb Space Telescope rila- sciato nello spazio, sabato 25 dicem- bre 2021. Lo strumento è salito in volo dalla Guyana francese sulla costa nord-orientale del Sud Ame- rica, trasportato da un razzo europeo Ariane 5 nel cielo mattutino di Na- tale. Questo osservatorio a infrarossi da 10 miliardi di dollari è il degno successore del vecchio telescopio spaziale Hubble. [NASA via AP] possono essere mantenuti tutti sotto i 50 K (-223°C), ovvero al di sotto della temperatura alla quale uno qualsiasi dei componenti potrebbe lare in posizione e orientato all’in- dietro verso il Sole, i limiti della sen- sibilità del telescopio sono determi- nati da altre sorgenti celesti vicine, tra le quali una sorgente debole co- me la luce zodiacale è un limitato- re primario. Il posizionamento in L2 comporta anche che la gravità da sola farà il lavoro di spostare lo stru- mento per studiare l’universo, e sa- ranno necessari solo aggiustamenti relativamente piccoli con i propul- sori di bordo per mantenere l’orbita di alone del telescopio.

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