l'Astrofilo marzo-aprile 2020

MARZO-APRILE 2020 a canalizzare il tutto e ora dobbiamo adattarci. Ma come adattarsi, quan- do mostri Marte attraverso un tele- scopio e il pubblico vede solo un “punto rosso”, mentre sul cellulare qualsiasi app mostra molti più detta- gli, effetti speciali e suoni? Molto semplice, ci sono due formule che funzionano bene per noi nelle nostre attività. La prima è quella di dare un contesto a ciò che il pubblico vede: raccontare leggende mitologiche, curiosità che le app non contengono, e far davvero capire ciò che si sta os- servando, in modo che Marte cessi di essere un semplice “punto rosso”. La seconda è, se non puoi rivaleggiare con la tecnologia, unisciti a essa. Viviamo in un periodo in cui non è mai stato così facile ottenere foto- grafie di pianeti o nebulose in cui ap- prezziamo molti più dettagli del- l’occhio nudo. Con così tanto mate- riale sull’astronomia che circola su In- ternet (cercando la spettacolarità per ottenere i “clic”), è difficile impres- sionare un adolescente quando vede la galassia di Andromeda attraverso un oculare, ma sicuramente se met- tessimo una reflex (come quella che lui può avere a casa) nel porta oculari e gli mostrassimo l’istantanea, noi sentiremmo certamente un “wow”. E questo non tanto per l’immagine spettacolare, ma piuttosto per la na- tura apparentemente semplice e im- mediata della nostra acquisizione in situ. È evidente che queste soluzioni non possono essere attuate da molti di quelli che ora se ne escono con l’attrazione dell’astroturismo, pre- tendendo di “imbottigliare l’astro- nomia”, per fare affari con qualcosa che non è mai stato commerciale, con telescopi molto basilari, mo- strando la Luna e poco altro. Potranno invece essere attuate dagli astrofili veri e propri, che dominano meglio questi fattori, essendo in grado di comunicare davvero alle nuove generazioni quanto può es- sere eccitante questa passione, e po- tranno farlo ancora meglio seguen- do l’onda della tecnologia. ASTROFILO !

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