l'Astrofilo marzo-aprile 2020

48 MARZO-APRILE 2020 LE NOSTRE ESPERIENZE vere rispetto a quelle che avevano visto nei libri e molto proba- bilmente su Internet. Per noi, come astro- nomi dilettanti, era stato un progresso in- discutibile, mentre per i curiosi, abituati alle enormi quantità di immagini del cielo su Internet e ai social network emergenti di quel tempo, era solo una sfocatura sullo schermo del computer. Questo ci ha fatto riflettere, qualcosa di nuovo stava aggiungendosi alla passione per le stelle. Da un lato, la tecnologia osserva- tiva ci avrebbe sicura- mente offerto risorse sorprendenti, ma dal- l’altro lato il nostro ruolo di divulgatori doveva affron- tare nuovi tempi, nuove sfide. Forse si tende a pensare che, a causa delle nuove tecnologie, i giovani potrebbero perdere interesse per l’astronomia. E in parte ciò ha senso, dal momento che non solo costa sempre di più guardare il cielo e ve- dere le stelle in esso, ma per di più i giovani trascorrono più tempo incol- lati agli schermi dei loro cellulari, che sul balcone della loro casa a di- vertirsi guardando la Luna con il bi- nocolo, come forse abbiamo fatto la maggior parte di noi da piccoli. Lasciando da parte il problema del- l’inquinamento luminoso (che certa- mente influenza e deve essere seria- mente affrontato da un punto di vista governativo, con misure efficaci per illuminare correttamente), l’e- mergere di nuove tecnologie e la di- gitalizzazione dei media non do- vrebbero essere un problema tale da allontanare i giovani dall’astronomia e dalla scienza in generale. Crediamo semplicemente che non siamo riusciti gli standard a cui eravamo abituati) circondato da a- nelli impressionanti. Fino ad allora, Saturno era stato solo una pallina inanellata nell’immagine di un ocu- lare. Siamo rimasti stupiti dalla nuova risorsa osserva- tiva, ciò che abbiamo visto era impensabile fino a quel momento. Al nostro grup- po si aggiunsero diversi pas- santi, probabilmente stu- denti di scienze, che si avvi- cinarono per curiosare. Con nostra sorpresa, non solo non furono stupiti dalle im- magini del pianeta e dei suoi anelli, ma commenta- rono che erano molto po- ASTROFILO

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