l'Astrofilo marzo-aprile 2019

52 MARZO-APRILE 2019 CRONACHE SPAZIALI la sua atmosfera. Il pianeta non do- vrebbe evaporare, ma i Nettuni an- cora più caldi potrebbero non essere stati così fortunati. Ora gli astronomi hanno usato Hub- ble per catturare un secondo Net- tuno “molto caldo” (GJ 3470b) che sta perdendo la sua atmosfera a un ritmo 100 volte più veloce di quello di GJ 436b. Entrambi i pianeti si tro- vano a circa 6 milioni di chilometri dalla loro stella, un decimo della di- stanza tra il pianeta più interno del nostro sistema solare, Mercurio, e il Sole. “Penso che questo sia il primo caso in cui lo scenario è così dram- matico in termini di evoluzione pla- netaria” , ha detto il ricercatore capo Vincent Bourrier, dell’Università di Ginevra a Sauverny, in Svizzera. “È uno degli esempi più estremi di un pianeta che sta subendo una grave perdita di massa nel corso della sua vita. Questa considerevole perdita di massa ha conseguenze importanti per la sua evoluzione e influenza la nostra comprensione dell’origine e del destino della popolazione di eso- pianeti a ridosso delle loro stelle” . Come con i pianeti evaporanti prece- dentemente scoperti, l’intensa radia- zione della stella riscalda l’atmosfera fino a un punto in cui sfugge all’at- trazione gravitazionale del pianeta, come una mongolfiera libera. Il gas che fuoriesce forma una nube gi- gante attorno al pianeta che si dis- sipa nello spazio. Una delle ragioni per cui GJ 3470b potrebbe evapora- re più velocemente di GJ 436b è che non è altrettanto denso, quindi è meno in grado di trattenere gravita- zionalmente l’atmosfera riscaldata. Inoltre, la stella che ospita GJ 3470b ha solo 2 miliardi di anni, rispetto ai 4-8 miliardi di anni della stella at- torno alla quale orbita il pianeta GJ 436b. La stella più giovane è più e- nergica, quindi bombarda il pianeta con una radiazione più violenta di Hubble trova un esopianeta che evapora velocemente by NASA/ESA I pescatori rimarrebbero perplessi se catturassero solo pesci grandi e piccoli, ma pochi pesci di taglia media. Allo stesso modo gli astro- nomi sono rimasti perplessi nel con- durre un censimento dei pianeti extrasolari che attorniano le stelle. Hanno trovato pianeti grandi come Giovi caldi, e poi grandi come super- Terre calde (pianeti non più piccoli di 1,5 volte il diametro della Terra). Questi pianeti sono roventi perché orbitano molto vicino alla loro stella. Ma i cosiddetti “Nettuni caldi”, le cui atmosfere sono riscaldate a più di 900°C, sono stati molto più difficili da trovare, tant’è che solo una man- ciata di Nettuni caldi sono stati sco- perti finora. Infatti, la maggior parte degli esopianeti di taglia nettuniana sono a mala pena “caldi” perché or- bitano più lontano dalla loro stella rispetto a quelli nella regione in cui gli astronomi si aspetterebbero di trovare Nettuni caldi. Il misterioso deficit di Nettuni caldi suggerisce che tali mondi alieni siano rari, op- pure che fossero abbondanti una volta, ma che poi sono scomparsi. Alcuni anni fa gli astronomi che uti- lizzavano il telescopio spaziale Hub- ble scoprirono che uno dei Nettuni caldi più noti, GJ 436b, sta perdendo Q uesta illustrazione mostra una gigantesca nube di idrogeno che scorre da un pianeta di dimensioni nettuniane a soli 97 anni luce dalla Terra. L’esopianeta è piccolo rispetto alla sua stella, una nana rossa di nome GJ 3470. L’intensa radiazione della stella sta riscaldando l’idro- geno nell’atmosfera superiore del pianeta, fino al punto in cui fugge nello spazio. Il mondo alieno sta per- dendo idrogeno a una velocità 100 volte più veloce di un Nettuno caldo osservato in precedenza, la cui at- mosfera sta anch’essa evaporando. [NASA, ESA, and D. Player (STScI)] ASTROFILO l’

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