l'Astrofilo marzo-aprile 2019

34 MARZO-APRILE 2019 CRONACHE SPAZIALI by NASA/ESA U tilizzando le osservazioni di Hubble di sei massicci ammas- si di galassie nel programma Frontier Fields, gli astronomi hanno dimostrato che la luce intracluster, ovvero il bagliore diffuso tra le ga- lassie in un ammasso, traccia il per- corso della materia oscura, illumi- nando la sua distribuzione in modo più accurato rispetto ai metodi esi- stenti che osservano la luce a raggi X. La luce intracluster è il sottoprodot- to delle interazioni tra le galassie che disturbano le loro strutture; nel caos, le singole stelle vengono liberate dai legami gravitazionali con la loro ga- lassia, per riallinearsi alla mappa gravitazionale complessiva dell’am- masso. Questo è anche il luogo in cui risiede la grande maggioranza della materia oscura. La luce a raggi X indica dove i gruppi di galassie si scontrano, ma non la struttura sottostante dell’ammasso, il che la rende un tracciante meno preciso della materia oscura. “La ra- gione per cui la luce intracluster è un tracciante eccellente della materia oscura in un ammasso di galassie è che sia la materia oscura sia queste stelle che formano la luce intraclu- ster sono libere di fluttuare nel po- tenziale gravitazionale dell’ammas- so stesso, quindi stanno seguendo esattamente la stessa gravità” , ha detto Mireia Montes, dell’Universi- tà del New South Wales, a Sydney, in Australia, coautore dello studio. “Abbiamo trovato un nuovo modo di vedere la posizione in cui do- vrebbe essere la materia oscura, perché stiamo tracciando esatta- mente lo stesso potenziale gravita- zionale. Possiamo illuminare, con un chiarore molto debole, la posi- zione della materia oscura.” Montes sottolinea che non solo il metodo è accurato, ma è più effi- ciente in quanto utilizza solo l’ima- ging profondo, piuttosto che le tec- niche di spettroscopia più complesse che richiedono tempo. Ciò significa che più ammassi e og- getti nello spazio possono essere studiati in meno tempo, il che pro- duce più prove potenziali di ciò che consiste la materia oscura e di co- me si comporta. “Questo metodo ci mette nella condizione di caratteriz- zare, in modo statistico, la natura ultima della materia oscura” , ha spiegato Montes. “L’idea per lo studio è scaturita guardando le immagini originali degli Hubble Frontier Fields” , ha detto il coautore dello studio Igna- cio Trujillo, dell’Istituto delle isole Canarie di Astronomia, a Tenerife, Spagna, che insieme a Montes ha studiato la luce intracluster per anni. “Gli Hubble Frontier Fields hanno mostrato una luce intracluster con ASTROFILO l’ Un debole bagliore negli ammassi di galassie illumina la materia oscura

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