l'Astrofilo marzo-aprile 2019

MARZO-APRILE 2019 Q uesta veduta aerea mostra ma- gnificamente il deserto cileno di Atacama attorno all’ESO Paranal Ob- servatory, sede del Very Large Tele- scope (n basso a destra). Vicino al VLT, si può vedere la cupola del tele- scopio VISTA, e sulla destra, il Para- nal Residence e il campo base. Il picco in lontananza è il vulcano Llul- laillaco, alto 6739 metri e apparte- nente alle Ande. Sempre nella foto, nella metà di sinistra, si vede un picco isolato con una strada sinuosa che conduce alla sua cima. È il Cerro Armazones, il sito selezionato per il futuro European Extremely Large Te- lescope (E-ELT). [ESO/M. Tarenghi] multi-vettore o multi-messaggera, in rapida crescita; fornisce l’opportu- nità di ulteriori collaborazioni con altre grandi infrastrutture, come ALMA (Atacama Large Millimeter/ submillimeter Array), SKA (Square Kilometer Array) e gli interferometri di ultima generazione per la rileva- zione di onde gravitazionali.” Le attuali schiere di telescopi Che- renkov, sensibili ai raggi gamma di altissima energia, sono costituiti da una manciata di singoli telescopi, ma CTA (con la sua area di raccolta più ampia e un’eccellente risoluzione angolare) sarà la schiera più grande e il più sensibile di telescopi per rag- gi gamma nel mondo. Rileverà i raggi gamma con un’accu- ratezza senza precedenti e sarà 10 volte più sensibile rispetto a tutti i suoi predecessori. Anche se l’atmo- sfera impedisce ai raggi gamma di raggiungere la superficie terrestre, gli specchi del CTA e le fotocamere ad altissima velocità cattureranno i lampi brevissimi della spettrale ra- diazione blu Cherenkov prodotta quando i raggi gamma interagisco- no con l’atmosfera terrestre. Rilevando questa luce di Cherenkov, gli scienziati saranno in grado di tracciare i singoli raggi gamma fino alle loro origini cosmiche. Il campo scientifico del CTA è molto ampio: dalla comprensione del ruolo delle particelle cosmiche relativisti- che alla ricerca della materia oscura. Il CTA esplorerà l’universo estremo, scandagliando ambienti che vanno dalle immediate vicinanze dei buchi neri ai vuoti cosmici sulle scale più grandi. Potrebbe persino portare a una nuova fisica mentre studia la na- tura della materia e le forze oltre il modello standard. Come già detto, il CTA opererà su due siti, uno in ciascun emisfero, permettendo così di massimizzare la copertura del cielo notturno. Quando la costruzione sarà comple- tata, il CTAO avrà 19 telescopi nel- l’emisfero nord, all’Osservatorio del Roque de los Muchachos, sull’isola di La Palma nelle Isole Canarie, e 99 te- lescopi nell’emisfero australe. Più di 1400 scienziati e ingegneri pro- venienti da vari paesi dei cinque con- tinenti sono coinvolti nello sviluppo scientifico e tecnologico del CTA. Gli azionisti dell’attuale soggetto giuri- dico (CTAO gGmbH) sono i rappre- sentanti dei ministeri e delle agenzie di finanziamento di Australia, Au- stria, Francia, Germania, Giappone, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Re- pubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Su- dafrica, e Svizzera. Stanno preparan- do la fondazione di un consorzio eu- ropeo per le infrastrutture di ricerca, l’ERIC (European Research Infrastruc- ture Consortium) CTAO, che costruirà l’immenso osservatorio. L’ERIC sarà composto dagli Stati membri del CTAO e dai paesi associati. ASTROFILO l’ !

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