l'Astrofilo marzo-aprile 2019
14 MARZO-APRILE 2019 CRONACHE SPAZIALI mento celeste raro e fortuito ha reso visibile questo esemplare. “Non ci aspettiamo di trovare molti quasar più luminosi di questo nell’intero universo osservabile” , ha detto il ri- cercatore capo Xiaohui Fan, dell’Uni- versità dell’Arizona, a Tucson. Il quasar super-luminoso, cataloga- to come J043947.08+163415.7, po- trebbe detenere il record di essere il più brillante nell’universo primor- diale, rendendolo un oggetto unico per gli studi di follow-up. Brillando di luce equivalente a 600 trilioni di Soli, il quasar è alimentato da un bu- co nero supermassiccio nel cuore di una giovane galassia in via di forma- zione. Un’immensa quantità di ener- gia viene emessa mentre il buco nero consuma materiale attorno ad esso. Il rilevamento offre una rara oppor- tunità di studiare un’immagine in- tensificata di come questi buchi neri hanno accompagnato la formazione delle stelle nell’universo primordia- le e influenzato l’assemblaggio delle galassie. Oltre ad essere brillante nel- le lunghezze d’onda visibili e nell’in- frarosso, il quasar lensificato è lu- minoso anche nelle lunghezze d’on- da submillimetriche, dove è stato os- servato con il James Clerk Maxwell Telescope sul Mauna Kea, Hawaii. Ciò è dovuto alla polvere calda ri- scaldata dall’intensa formazione stellare nella galassia che ospita il quasar. Si stima che il tasso di for- mazione sia fino a 10000 stelle al- l’anno (al confronto, la nostra ga- lassia produce una stella all’anno). “Chiaramente, questo buco nero non è solo gas in accrescimento, ma c’è anche molta formazione stellare in- torno ad esso” , ha detto il membro ASTROFILO l’ by NASA/ESA Hubble vede il quasar più brillante dell’universo primordiale G li astronomi hanno scoperto, con l’aiuto dell’Hubble Space Telescope, l’oggetto più lumi- noso mai visto in un momento in cui l’universo aveva meno di un miliardo di anni. Il brillante faro è un quasar, il nucleo di una galassia con un buco nero che mangia voracemente il ma- teriale che lo circonda. Sebbene il quasar sia molto lontano, 12,8 mi- liardi di anni luce, gli astronomi pos- sono rilevarlo perché una galassia più vicina alla Terra agisce come una lente e fa sembrare il quasar più lu- minoso. Il campo gravitazionale della galassia più vicina deforma lo spazio stesso, piegando e amplificando la luce del quasar distante. Questo ef- fetto è chiamato lente gravitazio- nale. Anche se i ricercatori hanno cercato questi quasar molto remoti per oltre 20 anni, solo un allinea-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=