l'Astrofilo marzo-aprile 2019
10 MARZO-APRILE 2019 ASTROBIOLOGIA Per evitare di invadere un pia- neta che già ospita la vita biso- gnerebbe ricercare preventiva- mente nella sua atmosfera e- ventuali biomarcatori, opera- zione che sarà realizzabile entro pochi anni, con i nuovi telescopi che stanno per entrare in scena. Non sempre sarà però possibile stabilire con certezza se un pia- neta è totalmente disabitato. Gros ritiene che questo proble- ma non si pone se le missioni Genesis avranno come destina- zione pianeti abitabili solo per un periodo inferiore a quello necessario allo sviluppo di orga- nismi mono o pluricellulari. Sulla base dell’unica esperienza che abbiamo, quella dell’evolu- zione della vita sulla Terra, sap- piamo che dalla formazione del nostro pianeta alla comparsa dei primi organismi monocellulari privi di un nucleo strutturato, i procarioti (archaea e batteri), trascorsero almeno 600 milioni di anni. Dovettero poi trascorrere ancora un paio di miliardi di anni per assistere al balzo evolutivo che portò alla comparsa degli eu- carioti, organismi mono e pluricellulari con ASTROFILO l’ nucleo ben definito, che evolvendo hanno nel tempo dato forma alle piante e agli ani- mali. Ecco che cosa dice Gros a questo pro- posito: “Non è una coincidenza che forme di vita più elevate siano composte di cellule eucariotiche e non di cellule procariotiche, bensì una conseguenza della barriera ener- getica che impe- disce alle cellule procariote di sup- portare i genomi di dimensioni eu- cariotiche. I ge- nomi massivi ne- cessari per la co- difica di com- plesse morfolo- gie eucariotiche sono in genere da quattro a sei ordini di gran- dezza più gran- di delle informa- zioni genetiche che codificano la vita procariotica. L'emergere di cel- lule eucariote è stato sulla Terra Q uesta imma- gine mostra una roccia vecchia di 2,1 miliardi di anni contenente sedimenti ferrosi. A quel tempo, l'os- sigeno era già ab- bondante nell'at- mosfera. La roccia è stata trovata in Nord America e appartiene al Na- tional Museum of Mineralogy and Geology, di Dre- sda, Germania. [André Karwath] A sinistra, una rap- presentazione del- la ricca fauna mari- na del Cambriano, dove spicca un esemplare di Tami- scolaris, un inverte- brato che si nutri- va filtrando l’acqua.
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