l'Astrofilo marzo-aprile 2018

40 MARZO-APRILE 2018 ESOPIANETI Chrétien di 60 cm di diametro, aperti a f/8, con correttori di campo a due lenti. I tele- scopi sono ospitati in tre cupole indipen- denti al La Silla Observatory dell’ESO, in Cile. La luce raccolta dagli specchi, anziché essere messa direttamente a fuoco in una camera CCD, viene trasferita tramite fasci di fibre ottiche verso uno spettrografo multi- oggetto a bassa risoluzione e solo successi- vamente registrata da un sensore. I motivi che hanno spinto i ricercatori fran- cesi ad adottare questa innovativa solu- zione saranno più chiari dopo che avremo illustrato quali sono i target di ExTrA e le problematiche che il loro studio comporta. La missione del nuovo strumento è quella di monitorare centinaia di stelle nane rosse di tipo M, alla ricerca di temporanei e lie- vissimi cali di luminosità, tipici di transiti di pianeti sui dischi stellari. Se le proprietà fisiche di una stella sono no- te con ottima approssimazione, un transito può fornire informazioni sulle dimensioni del pianeta, sulla sua orbita e, in caso abbia un’atmosfera, anche sulla composizione di quest’ultima. L’atmosfera filtra infatti una piccolissima porzione della luce stellare, ag- giungendo l’impronta delle molecole che la compongono. In condizioni ottimali, tra- mite la spettroscopia è possibile riconoscere la natura di quelle impronte e caratteriz- zare così con buona approssimazione l’at- mosfera del pianeta. Se lo spettro di una stella è conosciuto con precisione, l’atmo- sfera planetaria può in teoria essere stu- ASTROFILO l’ ideo di presentazione del progetto ExTrA. Gli astronomi ora hanno un nuovo strumento per la ricerca di mondi potenzialmente abitabili. [ESO] diata sia quando transita davanti al disco stellare, sia quando vi tran- sita dietro. In questo secondo caso il debolissimo spettro prodotto dal pianeta non si somma a quello del-

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