l'Astrofilo marzo-aprile 2018

26 MARZO-APRILE 2018 SISTEMA SOLARE di analisi, e questo perché la loro struttura mineralogica è rimasta sostanzialmente inalterata dalla formazione del sistema so- lare ad oggi. Ed è proprio grazie allo studio dei prodotti del decadimento dei due ra- dioisotopi in questione che i ricercatori sono giunti in più occasioni a un’inattesa conclu- sione: il rapporto 26 Al/ 27 Al, pari a 1 atomo del primo ogni 20 000 atomi del secondo, è 17 volte più alto del corrispondente valore medio della galassia; al contrario, il rappor- to 60 Fe/ 56 Fe è di 1 atomo del primo ogni 50 milioni di atomi del secondo, un valore deci- samente inferiore a quello medio galattico. Queste differenze mettono in crisi l’ipotesi della supernova come innesco della forma- zione del nostro sistema solare. Il progenitore di una supernova, tipica- mente una stella molto massiccia, produce 26 Al negli strati esterni e lo espelle nello spa- zio attraverso i poderosi venti sostenuti dal- la pressione della radiazione. Il 60 Fe è invece prodotto nelle regioni più interne e viene ri- lasciato nella fase di supernova. Sarebbe quindi lecito attendersi che, dopo l’esplosione di una supernova, un surplus lo- calizzato di 26 Al dovrebbe coincidere con un surplus di 60 Fe (rispetto al valore medio ga- lattico). Il 60 Fe sembra invece essere quasi as- sente al tempo zero del sistema solare. E se non fosse stata una supernova a inne- scare la nascita del sistema solare? Esiste un altro scenario che porta allo stesso risultato ma che in aggiunta riesce a spiegare l’ano- ASTROFILO l’ U na delicata nebulosa blu, formata dalla Wolf-Rayet visibile al suo centro (WR 31a) a partire da circa 20000 anni fa. Il nostro sistema solare potrebbe essere nato in una concentrazione di massa simile a quelle distribuite nel guscio di que- sta bolla. [ESA/ Hubble & NASA, Judy Schmidt]

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