l'Astrofilo marzo-aprile 2018
MARZO-APRILE 2018 la combina- zione della luce da tutti e quattro i tele- scopi principali, in quello che viene chiamato “fuoco non coe- rente”, non era mai stata implemen- tata finora. In ogni caso, sia i telescopi che la struttura sotterranea sulla cima della montagna erano predisposti all’evenienza fin dall’inizio. Un si- stema di specchi, prismi e lenti tra- smette la luce da ogni UT del VLT fino allo spettrografo ESPRESSO, a una di- stanza che arriva fino a 69 metri. Gra- zie a queste ottiche complesse, ESPRESSO può raccogliere la luce di più telescopi principali insieme, fino a tutti e quattro gli UT, aumentando la sua capacità di raccolta di luce, o, in alternativa, può ricevere la luce di cia- scuno dei quattro UT indipendente- mente, per un uso più flessibile del tempo di osservazione. ESPRESSO è stato progettato proprio per sfruttare questa infrastruttura. La luce dei quattro UT viene abitualmente raccolta dall’interferometro del VLT (VLTI) per lo studio di dettagli minuti in oggetti relativamente bril- lanti. Il Responsabile Scientifico del Pro- getto, Paolo Molaro, commenta: “Questo traguardo straordina- rio è il culmine del la- voro di un grande gruppo di scienziati e ingegneri, durato molti anni. È magnifico vedere che ESPRESSO funziona con tutti e quattro gli UT e non vedo l’ora che arrivino i primi, en- tusiasmanti risultati scientifici.” Alimentare un singolo strumento con la luce combinata darà agli astro- nomi l’accesso a informazioni che prima non erano disponibili. Il nuovo strumento è rivoluzionario per l’a- stronomia con spettrografi di alta ri- soluzione. Utilizza concetti innovativi, come la calibrazione in lunghezza d’onda assistita da un “pettine di fre- quenza” laser, che fornisce precisione e ripetibilità senza precedenti, e ora anche la possibilità di unire la po- tenza di raccolta della luce dei quat- tro singoli UT. “ESPRESSO con tutti e quattro i telescopi principali ci darà un’anteprima allettante di quello che la prossima generazione di telescopi, come l’ELT (Extremely Large Tele- scope) dell’ESO, offrirà tra qualche anno,” conclude il Direttore Generale dell’ESO, Xavier Barcons. ASTROFILO l’ dell’ESO io di 16 metri ! Q uesta immagine mostra in forma estremamente semplificata come la luce raccolta dalle 4 unità VLT è combinata nello strumento ESPRESSO, situato sotto la piattaforma. [ESO/L. Calçada]
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