l'Astrofilo marzo-aprile 2016
COSMOLOGIA MARZO-APRILE 2016 5 Con l'osservazione delle on- de gravitazionali prodotte dalla collisione di due buchi neri, LIGO apre una nuova finestra sull'universo. ONALI P er la prima volta gli scienziati hanno osser- vato quelle increspature nella struttura del- lo spazio-tempo chiamate onde gravitazio- nali, in arrivo sulla Terra a seguito di un evento cataclismico nel lontano universo. Ciò conferma una delle principali previsioni della teoria della relatività generale di Albert Einstein e apre una nuova finestra sul cosmo. Le onde gravitazionali trasportano informazioni sulla loro drammatica origine e sulla natura della gravità che non pos- sono essere ottenute in altro modo. I fisici hanno concluso che le onde gravitazionali rilevate sono state prodotte durante la frazione di secondo fi- nale della fusione di due buchi neri in un singolo, più massiccio buco nero rotante. Questa colli- sione di due buchi neri era stata predetta ma mai osservata. Le onde gravitazionali sono state rile- vate il 14 settembre 2015, alle 09:51 UTC, da en- trambi i rivelatori gemelli del Laser Interferome- ter Gravitational-wave Observatory (LIGO), si- tuati in Livingston, Louisiana, e Hanford, Washing- ton, USA. Gli Osservatori LIGO sono finanziati dalla National Science Foundation (NSF) e sono stati concepiti, costruiti e gestiti da Caltech e MIT. La scoperta, accettata per la pubblicazione sulla rivista Physical Review Letters , è stata fatta dalla LIGO Scientific Collaboration (che include la GEO Collaboration e l'Australian Consortium for In- terferometric Gravitational Astronomy) e dalla Virgo Collaboration, utilizzando dati raccolti dai due rivelatori LIGO. Sulla base dei segnali osservati, gli scienziati LIGO stimano che i buchi neri coinvolti nell'evento avevano masse cir- ca 29 e 36 volte quella del Sole, e che l'evento ebbe luogo 1,3 miliardi di anni fa. Una massa pari a circa 3 volte quella del Sole è stata con- vertita in onde gravitazionali in una frazione di secondo, con una potenza di picco di circa 50 volte quella dell'intero universo visibile. Osservando il tempo di arrivo dei segnali (il ri- velatore di Livingston ha registrato l'evento 7 millisecondi prima di quello di Hanford), gli ASTROFILO l’
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