l'Astrofilo marzo-aprile 2016
ASTROFILO l’ determinare attraverso i dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble la quantità di quelle polveri: 5-10 masse solari. Ciò che va cercato è dunque un oggetto avviluppato in un’enorme nube di polveri, che si com- porti dal punto di vista spettrale e fotome- trico come Eta Carinae e che abbia quindi le medesime proprietà infrarosse e visibili. All'interno della nostra galassia la ricerca è ostacolata da vari fattori, come ad esempio il piccolo numero di stelle di grandissima massa, la necessità di osservarle in una bre- vissima fase della loro esistenza, l'eccessivo affollamento di molti campi stellari, la pre- senza di nubi interstellari oscure e la diffi- coltà di determinare con precisione le distanze di eventuali candidati. Questi problemi possono essere attenuati cercando sistemi gemelli di Eta Carinae (Eta twins) in altre galassie, un'attività alla quale si sta dedicando da alcuni anni Rubab Khan, ricercatore del Goddard Space Flight Center della NASA (Greenbelt, Maryland). I primi tentativi del team di Khan erano risultati in- fruttuosi, ma avevano tuttavia confermato la validità del metodo di indagine seguito, ovvero un'analisi mirata dei dati d'archivio dei telescopi spaziali Spitzer e Hubble, alla R ubab Khan, ricercatore del Goddard Space Flight Center della NASA e coordinatore del team che ha scoperto i cinque Eta twins. [NASA]
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