l'Astrofilo marzo-aprile 2016

EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ ducendo cir- ca 5 milioni di volte più energia del Sole, oggi Eta Carinae ci ap- pare come un astro di ma- g n i t u d i n e 7,6, con va- riazioni che alcune volte per secolo la rendono per brevi periodi ancora visibile a occhio nudo sotto cieli bui e tersi. Gli astro- nomi sospettano che i fenomeni parossistici di quel sistema siano legati alla duplicità della stella, infatti alcune delle eru- zioni storiche più rilevanti sono av- venute in conco- mitanza del pas- saggio al periastro delle due stelle. Nondimeno, a og- gi la causa della f enomeno l og i a eruttiva rimane sostanzialmente ignota. E qui tor- niamo al proble- ma dell'unicità di Eta Carinae, per- ché con un solo esemplare non si possono proporre modelli teorici in grado di descrive- re con precisione ciò che avvenne in passato, e nemme- no prevedere nu- mero e distribu- zione di oggetti si- mili. Sarebbe in- somma auspicabi- le scoprire stelle gemelle di Eta Ca- rinae. Ma che cosa cercare? E dove cer- care? Le due stelle giganti blu che compongono la coppia in questione producono immensi flussi di radiazione ultravioletta che viene assorbita dalle polveri circostanti; queste, riscaldandosi, riemettono quell'energia pre- valentemente sotto forma di raggi infra- rossi. Grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Spitzer, sappiamo che per Eta Ca- rinae quel tipo di energia sale rapidamente fra 3.6 e 8 µm (microns), per poi scendere passando da 8 a 24 µm. Tale comporta- mento indica la presenza di polveri circum- stellari aventi temperature comprese fra 400 e 600 K (Kelvin). Dalla luminosità appa- rente della coppia di stelle in luce visibile e dal confronto con la luminosità teorica at- tesa in assenza di polveri, è stato possibile C ome mostrato in questo vi- deo, la complessa struttura bilobata della nube di po- veri che circonda Eta Carinae è da attribuire alla duplicità della stella e ai turbo- lenti passaggi al periastro delle due componenti. [GSFC/NASA] Qui a fianco una suggestiva foto del cielo australe: all’orizzonte il Monte Kiliman- giaro; salendo a sinistra c’è la Croce del Sud; in alto al centro la Grande Nebulosa della Carena, al- l’interno della quale si nasconde Eta Carinae. [Babak Tafreshi]

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