l'Astrofilo marzo-aprile 2016

CRONACHE SPAZIALI Q uesta immagine mostra parte del folto team internazionale di GRAVITY, durante le prime osser- vazioni all'Osservatorio Paranal. [ESO/GRAVITY consortium] sono anche riusciti a stabilizzare la luce dei quattro telescopi simulta- neamente, un'impresa mai riuscita prima. GRAVITY può misurare la po- sizione di oggetti astronomici alle più piccole scale e può anche ese- guire spettroscopia e imaging inter- ferometrici. Lo strumento mira a mi- surare la posizione degli oggetti su scale dell'ordine di 10 microarcose- condi e prendere immagini con una risoluzione di 4 milliarcosecondi. Se ci fosse un edificio sul- la Luna, GRAVITY sa- rebbe in grado di fo- tografarlo. Un imag- ing a risoluzione così elevata ha parecchie applicazioni, ma l'o- biettivo principale in futuro sarà lo studio degli ambienti attor- no ai buchi neri. In particolare, GRAVITY esplorerà ciò che ac- cade nel campo gra- vitazionale estrema- mente forte, vicino al- l'orizzonte degli even- ti del buco nero super- massiccio al centro del- la Via Lattea, cosa che spiega la scelta del no- Q uesto video inizia con un'ampia veduta della fa- mosa costellazione di Orione e mostra successiva- mente immagini più dettagliate della regione con diversi telescopi. La visione finale di GRAVITY rivela at- torno a uno dei deboli ammassi stellari dettagli di gran lunga più fini di quelli che potrebbero essere rivelati con il telescopio spaziale Hubble. [ESO/M. McCaugh- rean/GRAVITY consortium, Nick Risinger (skysurvey.org)] me dello strumento. È questa una regione dove l'azione è dominata dalla teoria della relatività generale di Einstein. In aggiunta, lo stru- mento scoprirà i dettagli dell'accre- scimento di massa e dei getti, pro- cessi che avvengono attorno a stelle neonate e in regioni prossime ai bu- chi neri supermassicci presenti nel cento di altre galassie. GRAVITY pri- meggerà anche nello studio detta- gliato del moto delle stelle binarie, degli esopianeti e dei dischi stellari giovani, oltre a rendere in immagini le superfici delle stelle. Finora, lo strumento è stato testato con i 4 telescopi ausiliari di 1,8 metri di diametro. Le prime osservazioni in cui GRAVITY sarà abbinato ai 4 tele- scopi di 8 metri del VLT sono pianifi- cate verso la fine di quest'anno. ASTROFILO l’ n

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=