l'Astrofilo marzo-aprile 2016

CRONACHE SPAZIALI Testata la futura sonda dei buchi neri by ESO L o strumento GRAVITY combina la luce di diversi telescopi per for- mare un telescopio virtuale am- pio fino a 200 metri e lo fa usando una tecnica chiamata interferometria. Questa aiuta gli a- stronomi a rilevare dettagli molto più fini negli oggetti celesti di quanto sia possibile con un singolo telesco- pio. Dall'estate del 2015, un team in- ternazionale di a- stronomi e inge- gneri, guidato da Frank Eisenhauer (MPE, Garching, Germania), sta in- stallando lo stru- mento in tunnel appositamente adattati al disotto del Very Large Te- lescope, all'Osservatorio Paranal del- l'ESO, nel Cile settentrionale. I tunnel del VLTI (Very Large Tele- scope Interferometer) e la stanza do- ve i fasci di luce si combinano sono stati recentemente sottoposti a im- portanti lavori di costruzione, sia per ospitare GRAVITY sia per accogliere altri futuri strumenti. È questa la prima fase del percorso di verifica di GRAVITY nel VLTI. Una pietra miliare cruciale è stata ora raggiunta: per la prima volta, lo strumento ha combi- nato con successo la luce stellare proveniente dai quattro telescopi ausiliari del VLT. Sarebbe più cor- L a visione rav- vicinata dei buchi neri è la principale mis- sione del nuovo strumento GRA- VITY, installato al VLT dell'ESO, in Cile. Durante le sue prime osser- vazioni, GRAVITY è riuscito a combi- nare la luce stel- lare usando tutti e 4 i telescopi ausi- liari. [ESO/GRA- VITY consortium] dell'interferometria ottica su lunga base, GRAVITY ha potuto effettuare esposizioni di parecchi minuti, oltre un centinaio di volte più lunghe di quanto precedentemente possibile” , ha commentato Frank Eisenhauer. “Gravity aprirà all'interferometria ot- tica l'osservazione di oggetti molto retto chiamare questo passo “prime frange”, dal momento la pietra mi- liare è stata la prima riuscita combi- nazione di luce dai vari telescopi, in modo che i fasci interferissero e si formassero le frange di interferenza poi registrate. “Durante la sua prima luce, e per la prima volta nella storia ASTROFILO l’

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