l'Astrofilo marzo-aprile 2016

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ Le simulazioni numeriche di Ba- tygin non si sono però limitate a dare una possi- bile spiegazione del comporta- mento orbitale del campione di KBOs analizza- to, hanno anche creato alcuni og- getti disposti su orbite quasi per- pendicolari a quella di Nettu- no. Effettivamen- te, di quegli og- getti nella realtà ne esistono al- meno 5 e le loro insolite orbite (finora in- spiegabili), nonché le singole posizioni sul- l'orbita, sono perfettamente concordanti con le simulazioni, che così acquisiscono so- lidità. Un conto è trovare ciò che si sta cer- cando in modo mirato, un altro conto è che anche i sottoprodotti dell'elaborazione ri- calchino scenari reali, nei quali tutti i prota- gonisti sono già noti. Ad oggi nessuna ipotesi alternativa alla pre- senza di un pianeta con le caratteristiche in- dividuate da Batygin e Brown è in grado di spiegare meglio le proprietà orbitali dei 6 KBOs più distanti del sistema solare. Fidu- ciosi nella sua esistenza, i due ricercatori hanno deciso di chiamarlo informalmente Pianeta Nove e hanno iniziato a valutare la possibilità di osservarlo direttamente e quindi di scoprirlo concretamente e non solo in modo virtuale. Il principale ostacolo è la conoscenza molto vaga della sua orbita, tanto è vero che Pianeta Nove potrebbe per- corre un gran numero di orbite sensibil- mente diverse, tutte ugualmente valide ai fini delle simulazioni eseguite. Bisognerebbe poi capire, almeno a grandi linee, in quale punto dell'orbita si trova. Se si trovasse in prossimità del perielio, forse sarebbe già stato scoperto. Secondo Brown è invece più probabile che si trovi in posizioni intermedie o addirittura all'afelio, una regione che si prevede possa proiettarsi in una porzione di cielo che include l'affollatissimo piano della Via Lattea e che non è stata ancora coperta L ’immagine del Palomar Obser- vatory nella qua- le fu scoperto Sedna (al centro del cerchio), il KBO che assieme a 2012 VP 113 ha ri- lanciato l’ipotesi dell’esistenza di un nuovo pianeta transnettuniano. La stella più bril- lante poco sopra Sedna è luminosa quanto Plutone. I n questo diagramma sono schematizzate, sotto forma di fasci di linee nere, le possibili posi- zioni, distanze, magnitudini e velocità apparenti di Pianeta Nove. Le linee rosse delimitano la Via Lattea. La linea blu è l’eclittica. È facile intuire che la ricerca di quell’ipotetico oggetto sarà piut- tosto lunga. [Konstantin Batygin & Mike Brown]

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