l'Astrofilo marzo-aprile 2016
PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ ampissima, assimilabile a quella del celebre pianeta nano Sedna per il fatto di avere un perielio molto esterno alle orbite dei pia- neti maggiori, tanto da non risentire del- l'influenza gravitazionale di Nettuno, alla quale sono invece sottoposti numerosi altri oggetti della fascia di Edgeworth-Kuiper (i cosiddetti KBOs). 2012VP 113 , Sedna e una manciata di altri loro simili sono considerati i membri più luminosi e vicini di una popo- lazione di KBOs che orbita nelle regioni più esterne della fascia. Gli scopritori di 2012VP 113 , Chadwick Trujillo (Gemini Observatory) e Scott Sheppard (Carnegie Institution for Science), notano subito che l'orbita definitiva del nuovo og- getto ha in comune con quella di Sedna un parametro molto rivelatore, l'argomento del perielio ( ω ), il cui valore prossimo a 300° indica che entrambi i KBOs raggiungono il perielio e attraversano il piano dell'eclittica (da sud a nord) dalla medesima parte ri- spetto al Sole. Incuriositi da questa coinci- denza, Trujillo e Sheppard iniziano a esa- minare più a fondo le orbite dei due insoliti oggetti, assieme a quelle di una decina di altri KBOs molto distanti. Così facendo, scoprono che tutti sono acco- munati (con una certa approssimazione) da valori di ω simili . In seguito, i due ricerca- tori pubblicano i risultati del loro studio, suggerendo che quel curioso affollamento di perieli in prossimità dell'eclittica poteva essere causato e conservato dall'orbitare at- torno al Sole di un lontanissimo pianeta an- cora sconosciuto. Verso la fine del 2014, quelle conclusioni sti- molano l'interesse di altri due ricercatori, Konstantin Batygin e Mike Brown, del Cali- fornia Institute of Technology (Caltech) di Pasadena; il primo è un profondo conosci- tore della dinamica orbitale e delle simula- zioni numeriche; il secondo è professore di planetologia, co-scopritore di numerosi oggetti transnettu- niani, fra i quali Eris e Sedna, nonché promotore del declas- samento di Plutone a rango di pianeta nano, avvenuto 10 an- ni fa. Insomma, non due ricer- catori qualunque! Riesaminando accuratamente la questione, Batygin e Brown si rendono conto che dietro a quelle strane “coincidenze” doveva esserci di più. E infatti scoprono presto che i perieli di P ercival Lowell, facoltoso astronomo di cui ricorre quest’anno il centenario della morte, fu il primo a dedicarsi con continuità alla ri- cerca di un grande pianeta transnet- tuniano. [Lowell Observatory] Nel video a sini- stra, una panora- mica sulla proba- bile esistenza di Pianeta Nove [Science AAAS]
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