l'Astrofilo marzo-aprile 2015

CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ Spectrograph (COS) di Hubble per in- dagare la luce ultravioletta in arrivo da quasar lontani, posti dietro la base della bolla superiore. Impressa in quella luce che viaggia attraverso il lobo ci sono informazioni sulla velo- cità, sulla composizione e sulla tem- peratura del gas in espansione al- l'interno della bolla che solo COS può fornire. Il team di Fox è stato in grado di mi- surare che il gas nella parte vicina della bolla si muove verso la Terra e che il gas del versante opposto invece si allontana. Gli spettri pesi da COS mostrano che il gas sta fuggendo dal centro galattico approssimativamen- te alla velocità di 3 milioni di km/h. “Questa è esattamente la firma che sapevamo di poter trovare in caso di flusso bipolare” , ha spiegato Rong- mon Bordoloi, dello Space Telescope Science Institute, uno dei coautori dell'articolo scientifico. “Questa è la linea di vista più ravvicinata che ab- biamo del centro galattico, dove pos- siamo vedere la bolla venir soffiata fuori ed essere eccitata.” Le osserva- zioni di COS hanno anche indivi- duato, per la prima volta, la compo- sizione del materiale raccolto nella nube gassosa: silicio, carbonio e allu- minio, indicatori del fatto che il gas è arricchito di elementi pesanti prodotti all'interno di stelle e che rappresen- tano i residui fossili della formazione stellare. COS ha misurato la tempera- tura del gas, che è approssimativa- mente di 10000 kelvin, molto più freddo del gas supercaldo nel flusso in uscita, che si pensa raggiunga circa 10 mi- lioni di kelvin. “Stiamo osservando gas più fred- do, forse gas interstel- lare, nel disco della no- stra galassia, che viene raccolto nel caldissimo flusso in uscita” ha spiegato Fox. Questo è il primo risultato di una sur- vey di 20 quasar lontani, la cui luce passa attraverso del gas all'interno o subito fuori le Bolle di Fermi (come un ago che penetra un palloncino). Un'analisi dell'intero campione for- nirà il quantitativo di massa che viene eiettato. Gli astronomi possono quin- di confrontare la massa dei flussi con le velocità in varie parte delle bolle, per calcolare il quantitativo di ener- gia necessario ad attivare l'outburst e forse l'origine dell'evento esplosivo. Una possibile causa per il flusso è una frenetica formazione stellare nei pres- si del centro galattico, che produce supernovae, che soffiano gas all'e- sterno. Un altro scenario è una stella o un gruppo di stelle in caduta sul buco nero supermassiccio della Via Lattea. Quando ciò accade, il gas super-riscaldato dal buco nero esplo- de verso lo spazio profondo. Poiché le bolle hanno vita breve ri- spetto all'età della nostra galassia, si- gnifica che possono essere un feno- meno ripetitivo nella storia della Via Lattea. Qualunque sia l'innesco, è probabile che si verifichi episodica- mente, forse solo quando il buco nero divora una concentrazione di mate- ria. “È come se il flusso fosse a sin- ghiozzo” ha detto Fox. “Potrebbero esserci state eiezioni ripetute di ma- teria e noi stiamo catturando l'ultima. Studiando la luce di altri quasar in- clusi nel nostro programma, po- tremmo essere in grado di rilevare i fossili di precedenti eiezioni.” I venti galattici sono comuni nella galassie con stelle in formazione, come M82, che sta producendo stelle nel suo nucleo a ritmi furiosi. “Sem- bra esserci un legame fra l'entità della formazione stellare e se il flus- so si verifica oppure no” ha detto Fox. “Benché l'intera Via Lattea pro- duca attualmente appena una o due stelle all'anno, c'è un'alta concentra- zione di formazione stellare in pros- simità del nucleo della galassia.” Q uesto grafico mo- stra come il tele- scopio spaziale Hubble indaga la luce di un qua- sar distante per analiz- zare la cosiddette “Bolle di Fermi”, due lobi di materia soffiata fuori dal nucleo della Via Lat- tea. La luce del quasar è passata attraverso una delle due bolle. Im- pressa in quella luce ci sono informazioni sulla velocità del flusso, sulla composizione e infine sulla massa. Il flusso è stato prodotto da un evento violento, acca- duto circa 2 milioni di anni fa nel nucleo della nostra galassia. [NASA, ESA, and A. Feild (STScI)] n

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