l'Astrofilo marzo-aprile 2015
ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ che vede processi ero- sivi basati sull'acqua modellare un tratto di un affioramento roc- cioso sedimentario, fi- no a conferirgli casual- mente molte delle ca- ratteristiche dei MISS fossili terrestri. Il team della NASA che gestisce le attività di Curiosity sostiene aper- tamente quest'ultima ipotesi, una presa di posizione che di fatto respinge tutte le argo- mentazione presen- tate dalla Noffke in un dettagliato articolo u- scito su Astrobiology online lo scorso dicem- bre (e in versione car- tacea in gennaio). L'autrice stessa è co- munque doverosamen- te prudente circa la sua interpretazione di quelle specifiche strut- ture marziane ed è la prima ad ammettere che serviranno ulterio- ri studi prima di poter- ne dimostrare (o confu- tare) l'origine biolo- gica: “Tutto ciò che pos- so dire è ecco la mia ipotesi ed ecco tutte le prove che ho, anche se penso che queste prove siano molto.” “In un'immagine, ho vi- sto qualcosa che sembrava molto familiare. Così ho dato un'occhiata più ravvicinata, nel senso che ho passato parecchie settimane investigando certe immagini centimetro per A fianco, alcuni esempi di strutture fossili rinvenute nella Dresser Forma- tion (Pilbara, Au- stralia Occidenta- le) e i loro analo- ghi moderni. Dall’alto in basso abbiamo chips, roll-ups, pockets. [Noffke et al. 2013] In basso, ancora un confronto fra Marte e Terra, che prende come esempio strutture generate dall’ero- sione di microbial mats presso Car- bla Point, Austra- lia Occidentale. [NASA, Nora Noffke] centimetro, disegnando schizzi e comparan- doli con dati provenienti da strutture ter- restri. E ho lavorato su questi per 20 anni, quindi sapevo che cosa cercare.” “Ma se le strutture marziane non hanno un'origine biologica, allora le similarità morfologiche, così come i modelli di distribuzione, rispetto
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