l'Astrofilo febbraio 2014

EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ C onfronto in scala fra og- getti di diverse dimensioni e na- tura. Al disotto della temperatura di 2075 kelvin possono esistere solo nane brune e pianeti giganti. La stella più vicina a quel confine oggi conosciuta è 2MASS J0523– 1403. Sotto, la di- stribuzione degli oggetti studiati dal team di Ser- gio Dieterich, in base al numero e al tipo spettrale. Il confine fra og- getti stellari e og- getti substellari si trova fra L2 e L3. [S.Dieterich et al.] modelli evolutivi, specificamente dedicati alle stelle di piccola massa e alle nane brune. Grazie ad essi i teorici potevano pre- dire che il punto più basso della sequenza principale corrispondeva approssimativa- mente a stelle di tipo spettrale L4, con tem- perature superficiali comprese fra 1550 kelvin e 1750 kelvin. Sebbene quei modelli abbiano raggiunto una certa popolarità fra gli addetti ai lavori, si sono dimostrati in- consistenti quando si è trat- tato di andare a determinare le proprietà fisiche della più piccola stella possibile. Nem- meno le poche modifiche apportate nell'ultimo decen- nio li hanno resi pienamente soddisfacenti, e ciò anche perché forniscono previsioni che non sono riscontrabili. Per capire se uno di quei mo- delli funziona appieno è ne- cessario conoscere quanto meno massa, età e metalli- cità dei corpi celesti che po- polano in confine fra stelle e substelle. Ma queste sono le proprietà che i ricercatori vorrebbero ricavare da que- gli stessi modelli. Tanto vale, natura di quell'oggetto. Peccato però che quel test si dimostra veramente efficace solo per masse non superiori a 0,060 M ⊙ , il che lo rende praticamente inutile quando si tratta di stabilire il confine fra oggetti stellari e og- getti substellari. Il quadro sembra meglio delinearsi nei pri- mi anni 2000, con la costruzione di nuovi

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