l'Astrofilo febbraio 2014

MARTE ASTROFILO l’ cune tracce sospette, eviden- ziabili sulla fascia di terreno interposta fra Opportunity e Pinnacle Island nel periodo compreso fra le due riprese fotografiche. Dalle immagini si nota facil- mente come la superficie più esterna della roccia in que- stione appaia di tonalità de- cisamente più chiara (quasi bianca) rispetto alla sua par- te centrale (quasi marrone) e soprattutto rispetto al ter- reno circostante. I ricercatori concordano sul fatto che la maggior brillantezza è da at- tribuire al fatto che Pinnacle Island si è capovolta alla fine della sua corsa, e quindi ora ci mostra una superficie che è rimasta nascosta agli agen- ti atmosferici e alla radiazione solare per miliardi di anni. È questa un'occasione ecce- zionale per analizzare uno strato del suolo al quale Opportunity non avrebbe altri- menti avuto accesso. Le prime indagini ravvicinate di Pinnacle Is- land, compiute con gli strumenti montati sul braccio robotico del rover, hanno fornito dati sorprendenti: la composizione chimica delle parti esposte per la prima volta alla luce del giorno indica quantità insolita- mente elevate di magnesio e zolfo, nonché un'abbondanza di manganese doppia ri- spetto a quella contenuta in tutte le rocce analizzate in precedenza. Al momento Squyres e colleghi non sanno spiegarsi quei macroscopici eccessi. Quel che è certo è che si tratta di abbondanze mai misurate nei 10 anni di proficua attività del rover, e ciò è stato possibile praticamente solo grazie a un episodio fortuito. Ora non resta che confidare in ulteriori ana- lisi da parte dello stesso Opportunity, spe- rando che possa continuare la sua missione ancora a lungo, a dispetto di qualche segno di cedimento, come lo sterzo anteriore che si blocca, un principio di “artrosi” al braccio robotico e saltuari problemi di memoria flash. Ma ci vuole ben altro per fermarlo! A un’osserva- zione più at- tenta, oltre alla piccola pietra scura (1) e al solco (6) emer- gono altri movi- menti in prossi- mità di Pinnacle Island: (2) è molto probabilmente un frammento della roccia stessa, vista l’anomala tonalità chiara; (3) e (4) sono pic- coli sassi verosi- milmente spostati dal passaggio di Pinnacle Island; (5) indica un sas- solino non più presente, forse il (3). A sinistra la più dettagliata immagine ad oggi disponibile di Pinnacle Island. [NASA/JPL Cal- tech/Cornell Univ./Arizona State University] n

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