l'Astrofilo febbraio 2014

NEBULOSE ASTROFILO l’ tute of Technology e Jet Propulsion Laboratory. Il suo obiettivo, quello di esplorare l'universo nei raggi X ad alta energia. Visto lo specifico campo di applicazione, NuSTAR viene utilmente impiega- to nello studio di buchi neri galattici ed extraga- lattici e di residui di stel- le collassate, incluse le stelle di neutroni, dette anche pulsar se i rapidis- simi segnali pulsati che emettono raggiungono l'osservatore. È stata proprio l'azione di una pulsar, denomi- nata PSR B1509-58 e nata da una supernova esplo- sa circa 19000 anni fa nella costellazione del Microscopio, a creare la Mano di Dio. Il residuo collassato di quell'evento si annida poco sopra il “polso”, all'interno del- l'area più brillante della nebulosa. PSR B1509-58 dista dalla Terra circa 17000 anni luce, ha un diametro di appena 19 km, una massa parago- nabile a quella del Sole e ruota sul proprio asse 7 volte al secondo. Queste caratteristiche estreme, tipiche delle stelle di neu- troni, comportano la pro- duzione di intensi flussi di particelle cariche, che irradiandosi nello spazio esterno interagiscono col materiale precedente- mente eiettato dalla supernova e con i campi magnetici associati a quel materiale. Lo scambio di energia fra la pulsar e l'am- biente circostante è alla base del bagliore visibile nei raggi X che dà forma alla Mano di Dio. Ad oggi non è chiaro se l'inconfon- dibile aspetto di questa nebulosa è dovuto STAR (da Nuclear Spectroscopic Telescope Array), che ha fornito una sua versione della struttura, utilizzata per integrare quella già esistente. NuSTAR era stato lanciato nello spazio il 13 giugno del 2012, nell'ambito delle missioni Small Explorer gestite da California Insti- L ’insolita strut- tura del tele- scopio spaziale NuSTAR, dedi- cato all’osserva- zione dell’univer- so alle alte ener- gie del dominio X. [NASA]

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