Astrofilo febbraio 2013
sione finora ignota fra la superficie stellare e la circostante magnetosfera (quest’ultima è ampia circa 50 000 km contro i soli 12 km di diametro della stella). Secondo Hermsen non si può escludere che le particelle accelerate dal campo magne- tico possano muoversi sia dai poli verso la magnetosfera sia in senso contrario. Nel primo caso produrrebbero come noto l’emissione radio, mentre nel secondo, con- centrandosi in un’area ristretta, creerebbero la macchia calda e quindi l’emissione X. Nei prossimi mesi il team della Rankin ten- terà di verificare questa ipotesi, anche at- traverso lo studio di un’altra pulsar, la B1822-09, che mostra analoghe peculiarità nell’emissione radio. EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ zioni di secondo verso la Terra (diversamente la pul- sar non sarebbe tale), è ine- vitabile che proprio là vada cercata la soluzione, e farlo in modalità multibanda offre maggiori probabilità di successo. Purtroppo, i ri- sultati conseguiti dal team della Rankin anziché restrin- gere il ventaglio dei possi- bili meccanismi coinvolti nel bizzarro comportamento di B0943+10, hanno finito col mettere in discussione tutti i modelli. Lo scenario è ulte- riormente ingarbugliato dal fatto che la stessa B0943+10 appartiene a un ristrettis- simo gruppo di pulsar che risultano brillanti nei raggi X pur avendo un’età avan- zata, 5 milioni di anni nel caso specifico. Per emettere luce X servono altissime tem- perature, che sono tipiche di pulsar giova- nissime, non di quelle attempate. Per far quadrare almeno una parte dei dati rac- colti è stata ipotizzata la presenza di una macchia calda transitoria, che si forme- rebbe nei pressi del polo magnetico visibile dalla Terra (e forse anche in quello oppo- sto). Ciò potrebbe parzialmente spiegare l’emissione X ma non risolverebbe certo il problema del suo alternarsi con l’emissione radio. Poiché in concomitanza dei cambi di banda sembrano presentarsi anche minime accelerazioni e decelerazioni nel moto ro- tatorio della pulsar, gli astronomi stanno ora valutando la possibilità di una connes- L o schema a fianco riassume i due stati di emissione os- servati nella pulsar B0943+10. Sopra vediamo la probabile configurazione che caratte- rizza l’emissione radio, con at- tivazione dei coni magnetici che si dipartono dai poli. Sotto il meccanismo è invece spento, mentre si attiva l’emissione X da macchie calde che si for- mano a contatto con la super- ficie. [ESA/ATG medialab] n
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