l'Astrofilo febbraio 2012

COSMOLOGIA ASTROFILO l’ tale flusso è anche riscontrabile ad altre lunghezze d’onda. Gli aloni delle galassie a raggi X tracciano l’emissione del gas a milioni di gradi. L’emissione nel continuo radio è invece spesso vista estendersi ben al di sopra del disco delle galassie spirali e traccia gli elettroni relativistici accelerati dalle supernovae e che spiraleggiano nei campi magnetici galattici. Gas atomico più freddo è anche visibile a radio frequenze molto al di sopra dei dischi galattici, e que- sto può essere in realtà gas in ricaduta verso il disco dopo il raffreddamento. Il gas fluisce comunque da disco ad alone anche in oggetti molto meno attivi di M82 o, almeno, risulta essere presente in aloni di galassie che probabilmente sono state attive in passato ma ora non più. I modelli dell’evoluzione galattica che se- guono nel tempo l’incremento della massa stellare e la comparano con la quantità at- tesa di elementi pesanti (i “metalli”) tro- vano generalmente che questa non coin- cide con le osservazioni. Per far quadrare le cose è necessario ammettere che parte dei metalli siano fuggiti dalla galassia, e anche che nuovo gas (essenzialmente idro- geno) si sia aggiunto. L’osservazione di flussi in uscita in alcune galassie e la teo- rica necessità di ricambio sono sufficienti per stabilire un modello in cui le galassie scambiano continuamente materiale con l’ambiente circostante attraverso l’alone. È però difficile riscontrare osservativa- mente questo meccanismo, che è parte in- tegrante di come le galassie funzionano. Il gas è ionizzato, molto tenue, ed è anche verosimilmente distribuito in modo piutto- sto uniforme, caratteristiche che lo ren- dono trasparente alla maggior parte delle tecniche osservative. Di conseguenza, sul ciclo del gas galattico si sa molto poco e ri- mangono aperti diversi interrogativi. Ad esempio: il gas iniettato nell’alone dalla formazione stellare e dalle supernovae fugge realmente e raggiunge lo spazio in- tergalattico oppure alla fine ricade sulla galassia? Quanto nuovo gas entra nel- l’alone dall’esterno? Il nuovo gas contiene già metalli? E così via. Un modo attraverso il quale possono es- sere studiati gli aloni galattici è con tecni- che che fanno uso di lontani quasar di background che si trovano vicini alla linea L 'alone della Via Lattea, qui rappresentato sulla base delle osservazioni di- sponibili, con- tiene ossigeno ionizzato molto caldo trasportato là dalle superno- vae che esplo- dono nel disco galattico. [NASA]

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