l'Astrofilo febbraio 2012

19 ASTROFILO l’ FEBBRAIO 2012 PLANETOLOGIA Quanti satelliti naturali ha la Terra? Uno solo, la Luna, lo sanno tutti! Quello che invece non tutti sanno è che quasi costantemente la Terra ha almeno due lune, e in un lon- tano passato una di esse aveva dimensioni tutt’altro che trascurabili. Vediamo come stanno realmente le cose... A ncor prima che l’aviazione prendesse piede, esistevano già rare segnala- zioni di transiti più o meno rapidi di oggetti sul disco lunare, osservati con l’au- silio di telescopi da parte di persone a volte anche pratiche di cose astronomiche. Inevi- tabilmente, l’occasionalità di quei transiti e l’impossibilità di prevederne il ripetersi nel futuro hanno fatto sì che venisse attribuita loro scarsa attendibilità. Poteva trattarsi di uccelli notturni in volo o di qualunque altra cosa sufficientemente leggera da “volare” nel campo lunare inquadrato. C’era ovvia- mente chi affermava potesse trattarsi di uno o più satelliti naturali sconosciuti, ipo- tesi forse non da scartare del tutto (anche se impossibile da dimostrare). Fra gli anni ’70 e ‘80, infatti, è divenuto sempre più chiaro che alcuni piccoli aste- roidi hanno orbite che possono intersecare quelle della Terra e della Luna, ed escludere a priori che uno di essi possa occasional- mente transitare sul disco lunare forse non è del tutto ragionevole. Oggi di quegli asteroidi, genericamente chiamati NEOs (da Near Earth Objects), ne sono stati scoperti parecchie migliaia e se ne continuano a cercare altri, al fine di de- terminare con precisione i parametri orbitali di tutti quelli che nel prossimo futuro (ma anche meno prossimo), potranno diventare un pericolo per la vita sul nostro pianeta. Si tratta di asteroidi con diametri compresi fra pochi metri e qualche chilometro, in grado quindi, se dovessero caderci addosso, di provocare danni anche consistenti, in qual- che caso su scala planetaria. Col progressivo affinarsi delle tecniche di ricerca e con l’impiego di strumenti sempre più potenti, sia dal suolo sia dallo spazio, è stato possibile negli ultimi anni scoprire asteroidi sempre più piccoli, fino a diametri di pochi metri per oggetti distanti milioni di chilometri! Quando si giunge a considerare diametri così modesti diventa discutibile ricorrere al termine “asteroide”, trattandosi in realtà di grosse meteoriti, verosimilmente origi- nate da eventi collisionali fra asteroidi pro- priamente detti. Questioni semantiche a parte, nella gran quantità di NEOs scoperti, alcuni hanno attratto più di altri l’atten-

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=