l'Astrofilo gennaio-febbraio 2025
GENNAIO-FEBBRAIO 2025 Per ottenere la tanto desiderata im- magine [nel video], l’equipe ha do- vuto attendere lo sviluppo di uno degli strumenti di seconda genera- zione del VLTI, GRAVITY. Dopo aver confrontato i nuovi risultati con altre precedenti osservazioni di WOH G64, sono rimasti sorpresi nello scoprire che la stella era diventata più fioca nell’ultimo decennio. “Abbiamo scoperto che la stella ha subito un cambiamento significativo negli ultimi 10 anni, offrendoci una rara opportunità di assistere alla vi- ta di una stella in tempo reale” , af- ferma Gerd Weigelt, professore di astronomia presso il Max Planck In- stitute for Radio Astronomy di Bonn, in Germania, e coautore dello studio. Nelle fasi finali della vita, le supergi- ganti rosse come WOH G64 perdono i propri strati esterni di gas e polvere per mezzo di un processo che può durare migliaia di anni. “Questa stel- la è una delle più estreme del suo ge- nere e qualsiasi cambiamento dra- stico potrebbe avvicinarla a una fi- ne esplosiva” , aggiunge il coautore Jacco van Loon, direttore dell’Osser- vatorio Keele, presso la Keele Univer- sity, Regno Unito, che osserva WOH G64 dagli anni ‘90. L’equipe ritiene che questi materiali persi possano essere responsabili an- che dell’abbassamento della lumino- sità e della forma inattesa del boz- zolo di polvere intorno alla stella. La nuova immagine mostra che il boz- zolo è allungato, il che ha sorpreso gli scienziati, che si aspettavano una forma diversa in base alle osserva- zioni precedenti e ai modelli com- putazionali. Il gruppo ritiene che la forma ovoidale del bozzolo po- trebbe essere spiegata dalla perdi- ta di materia della stella o dall’in- fluenza di una stella compagna an- cora da scoprire. A mano a mano che la stella diventa più debole, scattare altre foto ravvi- cinate sta diventando sempre più difficile, persino per il VLTI. Tuttavia, gli aggiornamenti della strumenta- zione del telescopio già pianificati, come il futuro GRAVITY+, promet- tono di cambiare presto questa si- tuazione. “Analoghe osservazioni di approfondimento con gli strumen- ti dell’ESO saranno importanti per comprendere cosa sta succedendo nella stella” , conclude Ohnaka. ASTROFILO l’ G razie al Very Large Tele- scope Interferometer dell’ESO, gli astronomi han- no scattato la prima foto rav- vicinata di una stella al di fuori della nostra galassia, a più di 160.000 anni luce da noi. La stella è circondata da un gigantesco bozzolo di polvere, rivelando che è nelle ultime fasi prima di diventare una supernova. Questo video riassume la scoperta. [ESO] !
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