l'Astrofilo gennaio-febbraio 2025
30 by ESO Bárbara Ferreira Anna Wolter S ituata nella costellazione dello Scor- pione, in una direzione vicina al cen- tro della Via Lattea, la Nebulosa Lupo Oscuro si trova a circa 5300 anni luce dalla Terra. Questa immagine occupa un’area di cielo equivalente a quattro Lune piene, ma in realtà fa parte di una nebulosa ancora più grande chiamata Gum 55. Se guardate bene, il lupo potrebbe persino essere un lupo mannaro, con le mani pronte ad af- ferrare ignari passanti... Se pensavate che l’oscurità equivalesse al vuoto, è ora di ripensarci. Le nebulose oscu- re sono fredde nubi di polvere cosmica, così dense da oscurare la luce delle stelle e degli altri oggetti dietro di loro. Come suggeri- sce il nome, non emettono luce visibile, a differenza di altre nebulose. I granelli di polvere al loro interno assorbono la luce vi- sibile e lasciano passare solo radiazioni a lunghezze d’onda maggiori, come la luce infrarossa. Gli astronomi studiano queste nubi di polvere congelata perché spesso contengono nuove stelle in formazione. Naturalmente, è possibile trovare la figura spettrale del lupo in cielo solo perché con- trasta con uno sfondo luminoso. Questa im- magine mostra in modo spettacolare come il lupo scuro si staglia contro le nubi lumi- nose con formazione stellare sullo sfondo. Le nubi variopinte sono costituite princi- palmente da idrogeno gassoso e brillano di toni rossastri per l’eccitazione provocata dall’intensa radiazione UV delle stelle neo- nate al loro interno. Alcune nebulose oscu- re, come la Nebulosa Sacco di Carbone, sono visibili a occhio nudo –– e svolgono un ruolo chiave nel modo in cui i popoli indi- geni interpretano il cielo –– ma questo non è il caso della Nebulosa Lupo Oscuro. Questa immagine è stata creata utilizzando i dati del VST, il VLT Survey Telescope, di pro- prietà dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e ospitato presso l’Osservatorio del- l’ESO al Paranal, nel deserto di Atacama in Cile. Il telescopio è dotato di una fotoca- mera appositamente progettata per map- pare il cielo meridionale in luce visibile. L’immagine è stata prodotta a partire da immagini scattate in momenti diversi, cia- scuna con un filtro che lascia passare un di- verso colore della luce, durante la realizza- zione della survey VPHAS+ (VST Photome- tric H α Survey of the Southern Galactic Plane and Bulge), che ha studiato circa 500 milioni di oggetti nella Via Lattea. Survey come questa aiutano gli scienziati a com- prendere meglio il ciclo di vita delle stelle nella nostra galassia e i dati ottenuti sono resi pubblici tramite il portale scientifico dell’ESO. Esplorate voi stessi questo tesoro di dati: chissà quali altre forme inquietanti riuscirete a scoprire nell’oscurità? A ppropriatamente soprannominata Ne- bulosa Lupo Oscuro, questa nube co- smica è stata catturata in un’immagine da 283 milioni di pixel dal VLT Survey Tele- scope (VST) presso l’Osservatorio Paranal dell’ESO in Cile. [ESO/VPHAS+ team] ASTROFILO l’ L’ESO cattura un “lupo oscuro” nel cielo n
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