l'Astrofilo gennaio-febbraio 2025
22 GENNAIO-FEBBRAIO 2025 ASTRO PUBLISHING ! la stella stessa hanno creato quella differen- za? Ciò che è sconcer- tante è che la stessa fi- sica è all’opera in en- trambi i sistemi” , ha ag- giunto Wolff. Situata nella costella- zione estiva della Lira, Vega è una delle stelle più luminose del cielo settentrionale. Vega è leggendaria perché ha offerto la prima prova di materiale in orbita at- torno a una stella, pre- sumibilmente la materia per creare pianeti, come potenziali dimore della vita. Questa ipotesi fu avanzata per la prima volta da Immanuel Kant nel 1775, ma ci vollero oltre due secoli prima che la prima prova osser- vativa fosse raccolta nel 1984. Un enigmatico eccesso di luce infrarossa da polvere calda fu rile- vato da IRAS (Infrared Astronomy Satellite) della NASA. Fu interpre- tato come un guscio o disco di pol- vere che si estendeva fino a due vol- te il raggio orbitale di Plutone dalla stella. Nel 2005 il telescopio spazia- le a infrarossi Spitzer della NASA ha mappato un anello di polvere attor- no a Vega. Ciò è stato ulteriormente confermato da osservazioni con te- lescopi submillimetrici, tra cui il Sub- millimeter Observatory del Caltech sul Mauna Kea, Hawaii, e anche l’A- tacama Large Millimeter/submillime- ter Array (ALMA) in Cile, e il telesco- pio spaziale Herschel dell’ESA, ma nessuno di questi telescopi è riuscito a vedere molti dettagli. “Le osserva- zioni di Hubble e Webb insieme for- niscono così tanti dettagli in più che ci stanno dicendo qualcosa di com- pletamente nuovo sul sistema di Vega che nessuno sapeva prima” , ha concluso Rieke. U na vista di Webb di un disco di polvere largo 160 miliardi di km attorno alla stella Vega. Il disco è notevolmente liscio e non ci sono tracce di formazione planetaria. [NASA, ESA, CSA, STScI, K. Su (University of Arizona), A. Gáspár (University of Arizona)] da cui si stanno formando. A metà degli anni ‘90 Hubble trovò dischi at- torno a molte stelle di nuova forma- zione. I dischi sono probabilmente siti di formazione, migrazione e tal- volta distruzione di pianeti. Le stelle completamente mature come Vega hanno dischi polverosi arricchiti da continue collisioni tra asteroidi orbi- tanti e detriti di comete in evapora- zione. Questi sono corpi primordiali che possono sopravvivere fino all’at- tuale età di 450 milioni di anni di Vega (il nostro Sole è circa dieci volte più vecchio di Vega). La polvere al- l’interno del nostro sistema solare (vista come luce zodiacale) è anche ri- fornita da corpi minori che espellono polvere a una velocità di circa 10 ton- nellate al secondo. Questa polvere viene spinta in giro dai pianeti. Ciò fornisce una strategia per rilevare pianeti attorno ad altre stelle senza vederli direttamente, ma solo osser- vando gli effetti che hanno sulla pol- vere. “Vega continua a essere inso- lita” , ha affermato Wolff. “L’archi- tettura del sistema Vega è notevol- mente diversa dal nostro sistema solare, dove pianeti giganti come Giove e Saturno impediscono alla polvere di diffondersi come fa con Vega.” Per fare un paragone, c’è una stella vicina, Fomalhaut, che con Ve- ga condivide distanza, età e tempe- ratura; ma l’architettura circumstel- lare di Fomalhaut è molto diversa da quella di Vega: Fomalhaut ha tre cin- ture di detriti annidate. Si pensa che i pianeti siano corpi pastori attorno a Fomalhaut che costringono gravita- zionalmente la polvere in anelli, an- che se nessun pianeta è stato ancora identificato positivamente. “Data la somiglianza fisica tra le stel- le Vega e Fomalhaut, perché que- st’ultima sembra essere stata in gra- do di formare pianeti, mentre Vega no?” , ha chiesto George Rieke, del- l’Università dell’Arizona, un membro del team di ricerca. “Qual è la diffe- renza? L’ambiente circumstellare o ASTROFILO l’
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