l'Astrofilo gennaio-febbraio 2024

7 GENNAIO-FEBBRAIO 2024 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ tre e Edwin Hubble. Secondo Zwicky, il fenomeno dell’arrossamento della luce (spostamento verso lunghezze d’onda più lunghe rispetto a quelle proprie della luce appena emessa) andava attribuito al fatto che nel loro viaggio verso l’osservatore i fo- toni perdono lentamente energia interagendo con la materia interga- lattica e interstellare e con altri fo- toni. Poiché la perdita di energia corrisponde a una riduzione di fre- quenza (costante di Planck, 1900), il processo produce un redshift delle righe spettrali che aumenta propor- zionalmente con la distanza della sorgente. L’ipotesi della luce stanca (termine coniato da Richard Tolman all’inizio degli anni ‘30) non era l’unica a in- terpretare il redshift con la progres- siva perdita di energia dei fotoni, ma era indubbiamente la più nota e meglio elaborata alternativa al mo- dello di universo in espansione. In quell’epoca, gli strumenti a dispo- sizione degli astronomi non consen- tivano di stabilire quale dei due mo- delli contrapposti descrivesse la re- altà, e sebbene col passare dei de- cenni l’idea di un universo in espan- sione andò sempre più afferman- dosi, fino ad almeno gli anni ‘80 la cosmologia della luce stanca è rima- sta difficile da confutare. Anzi, alcu- ni scienziati avevano nel frattempo trovato nuovi argomenti a favore dell’universo stazionario. Un esem- pio è Halton Arp (celebre per il suo catalogo di galassie peculiari), il qua- le sosteneva che il redshift dei qua- sar non era imputabile alla loro e- strema distanza in un universo in espansione, bensì a effetti locali del sistema considerato. In pratica, Arp asseriva che i quasar fossero oggetti eiettati dai nuclei di galassie molto attive, come quelle di Seyfert. Per quanto controversa e osteggiata, anche questa ipotesi ha contribuito a tenere a galla quella di Zwicky. R ajendra Gupta, professore ag- giunto di fisica presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Ottawa. Secondo un modello cosmologico ibrido da lui elaborato, l’universo avrebbe un’età doppia di quella fi- nora accettata. [Univ. of Ottawa] F ritz Zwicky ha lavorato gran parte della sua vita al California Institute of Technology, dove ha dato molti importanti contributi all’astronomia teorica e osservativa. A lui è attribui- ta la paternità del concetto di “luce stanca”. [Mount Wilson Institute] H alton Arp fu uno dei più strenui oppositori a tutti i modelli di universo in espansione. Egli sostene- va che lo spostamento verso il rosso non era dovuto al movimento fisico degli oggetti celesti, ma che invece doveva avere un’origine non cosmo- logica o “intrinseca”. La sua visione alternativa contrastò per decenni il modello standard basato sul Big Bang. [Jean-Pierre Jans]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=