l'Astrofilo gennaio-febbraio 2024

50 GENNAIO-FEBBRAIO 2024 ASTRO PUBLISHING U n confronto fianco a fianco della Nebulosa Granchio vista dal telescopio spa- ziale Hubble in luce bianca (a sinistra) e dal telescopio spaziale James Webb in luce infrarossa (a destra). L’immagine di Hubble è stata rilasciata nel 2005, mentre gli astronomi hanno recentemente utilizzato NIRCam e MIRI di Webb per rivelare nuovi dettagli della nebulosa. Nell’immagine di Hubble, i filamenti aran- cioni costituiti principalmente da idrogeno formano un guscio esterno simile a una gabbia. I filamenti screziati di blu verso la parte esterna contengono ossigeno neutro, mentre lo zolfo ionizzato una volta e lo zolfo doppiamente ionizzato si presentano in rosso e verde. Il bagliore luminoso al centro dell’interno evidenzia la pulsar della nebulosa, una stella di neutroni in rapida rotazione. Come per l’immagine ottica di Hubble, le capacità infrarosse di Webb mostrano la struttura nitida, simile a una gabbia, del residuo di supernova, costituita da delicati filamenti di gas rosso-arancio che tracciano lo zolfo doppiamente ionizzato. All’interno del residuo, creste giallo-bianche e verdi formano strutture ad anello su larga scala, che rappresentano le aree in cui risiedono le particelle di polvere. L’area centrale all’interno è composta da materiale traslucido e lattiginoso. Questo materiale biancastro è la radiazione di sincrotrone, che viene emessa attraverso lo spettro elettromagnetico, ma che diventa particolarmente vibrante grazie alla sen- sibilità e alla risoluzione spaziale di Webb. È generata da particelle accelerate a ve- locità estremamente elevate, mentre si avvolgono attorno alle linee del campo magnetico. Al centro di questa struttura ad anello c’è un punto bianco brillante: la pulsar della nebulosa. Si noti come alcuni filamenti di gas sono di colore più blu. Queste aree contengono ferro ionizzato una volta. Studiando i dati di Webb e con- sultando precedenti osservazioni del residuo effettuate da altri telescopi, come Hubble, gli astronomi possono migliorare la loro comprensione della Nebulosa Granchio e ampliare le conoscenze sulla vita e la morte delle stelle. [NASA, ESA, CSA, STScI, Jeff Hester (ASU), Allison Loll (ASU), Tea Temim (Princeton University)] elevate e fa sì che emettano radia- zioni mentre si avvolgono attorno alle linee del campo magnetico. Seb- bene emessa attraverso lo spettro elettromagnetico, la radiazione di sincrotrone viene vista con dettagli senza precedenti con lo strumento NIRCam di Webb. Per individuare il cuore pulsante del- la nebulosa, tracciate i ciuffi che se- guono uno schema circolare a forma di increspatura nel mezzo fino al punto bianco brillante al centro. Più lontano dal nucleo, seguite i sottili nastri bianchi della radiazione. I ciuffi sinuosi sono strettamente raggrup- pati insieme, delineando la struttura del campo magnetico della pulsar, che scolpisce e modella la nebulosa. Al centro a sinistra e a destra, il ma- teriale bianco curva bruscamente verso l’interno dai bordi della gabbia di polvere filamentosa e si dirige ver- so la posizione della stella di neutro- ni, come se la strozzatura della nebu- losa fosse pizzicata. Questo brusco di- magrimento potrebbe essere causato dal confinamento dell’espansione del vento della supernova da parte di una fascia di gas denso. Il vento pro- dotto dalla pulsar continua a spin- gere verso l’esterno il guscio di gas e polvere a un ritmo rapido. All’interno del residuo, filamenti screziati di co- lore giallo-bianco e verde formano strutture ad anello su larga scala, che rappresentano le aree in cui risiedo- no i granelli di polvere. La ricerca di risposte sul passato della Nebulosa Granchio continua, mentre gli astro- nomi analizzano ulteriormente i dati di Webb e consultano le precedenti osservazioni del residuo effettuate da altri telescopi. Gli scienziati avran- no a disposizione dati più recenti di Hubble da rivedere entro i prossimi mesi, grazie a una nuova immagine presa dal telescopio. Ciò segnerà il primo sguardo di Hubble alle linee di emissione della nebulosa in oltre 20 anni e consentirà agli astronomi di confrontare in modo più accurato le scoperte di Webb e Hubble. ! ASTROFILO l’

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