l'Astrofilo gennaio-febbraio 2023
50 GENNAIO-FEBBRAIO 2023 ASTRO PUBLISHING nere evidenziano pianeti giganti più lontani dalle nane rosse. Non aveva- mo un campione di pianeti abba- stanza grande per trovare pianeti gassosi vicini in modo affidabile.” Ci sono ancora misteri inspiegabili che circondano TOI–3757 b; il più grande è come un pianeta gigante gassoso possa formarsi attorno a una nana rossa e come possa avere una densità molto bassa. Il team di Kanodia, tuttavia, pensa di poter avere una soluzione a quel mistero. Propongono che la bassissima den- sità di TOI–3757 b possa essere il ri- sultato di due fattori. Il primo ri- guarda il nucleo roccioso del piane- ta: si pensa che i giganti gassosi ini- zino come massicci nuclei rocciosi circa dieci volte la massa della Terra; a quel punto attirano rapidamente grandi quantità di gas vicino per for- mare i giganti gassosi che vediamo oggi. La stella di TOI–3757 b ha una minore abbondanza di elementi pe- santi rispetto ad altre nane rosse con giganti gassosi, e questo potrebbe aver portato il nucleo roccioso a for- marsi più lentamente, ritardando l’inizio dell’accrescimento di gas e quindi influenzando la densità com- plessiva del pianeta. Il secondo fattore potrebbe essere l’orbita del pianeta, che si pensa sia provvisoriamente alquanto ellittica. Ci sono periodi in cui il pianeta si av- vicina alla sua stella più che in altri, con conseguente sostanziale riscal- damento in eccesso che può far gon- fiare l’atmosfera. Il pianeta è stato inizialmente indi- viduato dal Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA. Il team di Kanodia ha quindi effet- tuato osservazioni di follow–up uti- lizzando strumenti terrestri, tra cui NEID e NESSI (NN–EXPLORE Exopla- net Stellar Speckle Imager), entram- bi alloggiati presso il telescopio WIYN; l’Habitable–zone Planet Fin- der (HPF) sull’Hobby–Eberly Tele- scope e il Red Buttes Observatory Q uesto video presenta la scoperta di un nuovo pianeta di dimensioni gioviane, TOI–3757 b, il pianeta in transito con la densità più bassa fra quelli che orbi- tano attorno a una nana rossa. [NOIRLab/ NSF/AURA/J. da Silva/Spaceengine/ M. Zamani, KPNO/P. Marenfeld, ESA/Hubble/M. Kornmesser] (RBO) nel Wyoming. TESS ha esami- nato l’attraversamento di TOI–3757 b davanti alla sua stella, il che ha permesso agli astronomi di calcolare che il diametro del pianeta era di circa 150000 chilometri, poco più grande di quello di Giove. Il pianeta completa un’orbita attorno alla sua stella ospite in soli 3,5 giorni, 25 vol- te in meno rispetto a Mercurio, che impiega circa 88 giorni per girare at- torno al Sole. Gli astronomi hanno quindi utiliz- zato NEID e HPF per misurare il mo- vimento apparente della stella lun- go la linea di vista, nota anche come velocità radiale. Queste misurazioni hanno fornito la massa del pianeta, che è stata calcolata essere circa un quarto di quella di Giove, o circa 85 volte la massa della Terra. Conoscere le dimensioni e la massa ha permesso al team di Kanodia di calcolare la densità media di TOI– 3757 b, risultata pari a 0,27 grammi per centimetro cubo, meno della metà della densità di Saturno (il pia- neta con la densità più bassa nel si- stema solare), circa un quarto della densità dell’acqua (il che significa che galleggerebbe se posto in una gigantesca vasca piena d’acqua), o in effetti, simile per densità a un marshmallow. “Le potenziali osser- vazioni future dell’atmosfera di que- sto pianeta utilizzando il telescopio spaziale James Webb potrebbero aiutare a far luce sulla sua natura gonfia” , ha affermato Jessica Libby– Roberts, ricercatrice post–dottorato presso la Pennsylvania State Univer- sity e seconda autrice dell’articolo sulla scoperta. “Trovare altri sistemi di questo tipo con pianeti giganti (che una volta si teorizzava fossero estremamente ra- ri attorno alle nane rosse) fa parte del nostro obiettivo di capire come si formano i pianeti” , ha aggiunto Kanodia. La scoperta evidenzia l’im- portanza di NEID per la sua capacità di confermare alcuni dei candidati esopianeti attualmente scoperti dal- la missione TESS, fornendo impor- tanti obiettivi per Webb, che potrà seguire e iniziare a caratterizzare le loro atmosfere. Questo a sua volta informerà gli astronomi di che cosa sono fatti i pianeti, come si sono for- mati e, per i mondi rocciosi poten- zialmente abitabili, se possono esse- re in grado di sostenere la vita. ! ASTROFILO l’
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