l'Astrofilo gennaio-febbraio 2023

36 GENNAIO-FEBBRAIO 2023 ASTRO PUBLISHING creando sacche di colore arancione. Webb rivela anche filamenti di idro- geno molecolare che sono stati col- piti quando la protostella ha espul- so materiale. Urti e turbolenze inibi- scono la formazione di nuove stelle, che altrimenti si formerebbero in tutta la nube. Di conseguenza, la protostella domina lo spazio, pren- dendo per sé gran parte del mate- riale. Nonostante il caos provocato da L1527, questa stella ha solamente circa 100000 anni, un corpo relativa- mente giovane. Data la sua età e la sua luminosità nella luce del lontano infrarosso osservata da missioni co- me l’Infrared Astronomical Satellite, L1527 è considerata una protostella di classe 0, il primo stadio della for- mazione stellare. Protostelle come queste, che sono ancora avvolte in una nube oscura di polvere e gas, hanno ancora molta strada da fare prima di diventare stelle a tutti gli effetti. L1527 non genera ancora la propria energia attraverso la fusione nucleare dell’idrogeno, una caratte- ristica essenziale delle stelle. La sua forma, sebbene per lo più sferica, è anche instabile, assumendo l’aspetto di un piccolo, caldo e gonfio ammas- so di gas, con una massa compresa fra il 20 e il 40% di quella del nostro Sole. Man mano che la protostella continua ad accumulare massa, il suo nucleo si comprime gradualmente e si avvicina alla fusione nucleare sta- bile. La scena mostrata in questa im- magine rivela che L1527 fa proprio questo. La nube molecolare circo- stante è costituita da polvere densa e gas che vengono attirati verso il centro, dove risiede la protostella. Quando il materiale cade, si avvolge a spirale attorno al centro e crea un denso disco di materiale, noto come disco di accrescimento, che fornisce materia alla protostella. Man mano che guadagna nuova massa e si com- prime ulteriormente, la temperatura del suo nucleo aumenta, raggiun- gendo infine la soglia alla quale si avviano le fusioni nucleari. Il disco, visto nell’immagine come una banda scura davanti al centro luminoso, ha all’incirca le dimensioni del nostro sistema solare. Data la densità, non è inusuale che gran parte di questo materiale si raggruppi: è l’inizio dei pianeti. In definitiva, questa visione di L1527 fornisce una finestra su come appa- rivano il Sole e il nostro sistema so- lare nella loro infanzia. by NASA/ESA/CSA Matthew Brown, Christine Pulliam Una nuova visione della nube oscura L1527 I l telescopio spaziale James Webb della NASA ha rivelato le struttu- re un tempo nascoste della proto- stella all’interno della nube oscura L1527, fornendo informazioni sugli inizi di una nuova stella. Queste nubi ardenti all’interno della regione di formazione stellare del Toro sono vi- sibili solo in luce infrarossa, renden- dola un obiettivo ideale per la foto- camera NIRCam (Near–Infrared Ca- mera) di Webb. La stessa protostella è nascosta alla vista all’interno del “collo” di questa forma a clessidra. Un disco protoplanetario è visibile di taglio come una linea scura al centro del collo. La luce della protostella fil- tra sopra e sotto questo disco, illumi- nando le cavità all’interno del gas e della polvere circostanti. Le strutture prevalenti della regione, le nubi colorate di blu e arancione in questa immagine a infrarossi a colori convenzionali, delineano le cavità create quando il materiale si allon- tana dalla protostella e si scontra con la materia circostante. I colori medesimi sono dovuti a strati di pol- vere tra Webb e le nubi. Le aree blu indicano dove la polvere è più sot- tile. Più spesso è lo strato di polvere, meno luce blu riesce a fuoriuscire, ! ASTROFILO l’

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