l'Astrofilo gennaio-febbraio 2023

33 GENNAIO-FEBBRAIO 2023 mentate piuttosto che formare un unico mantello uniforme sul pianeta. “Abbiamo osservato l’esopianeta con più strumenti che, insie- me, forniscono una ampia fascia dello spettro infrarosso e una panoplia di im- pronte chimiche fi- nora inaccessibili” , ha detto Natalie Batalha, astronoma dell’Uni- versità della California, a Santa Cruz, che ha contribuito e aiutato a coordinare la nuova ri- cerca. “Dati come questi sono un punto di svolta.” Tra le rivelazioni senza pre- cedenti c’è il primo rileva- mento nell’atmosfera di un esopianeta di anidride solfo- rosa (SO 2 ), una molecola pro- dotta da reazioni chimiche in- nescate dalla luce ad alta ener- gia proveniente dalla stella ma- dre del pianeta. Sulla Terra, lo stra- to protettivo di ozono nell’alta at- mosfera si crea in modo simile. “È la prima volta che raccogliamo prove concrete di fotochimica (reazioni chimiche avviate dalla luce stellare energetica) su esopianeti” , ha detto Shang–Min Tsai, ricercatore presso l’Università di Oxford, nel Regno Unito, e autore principale dell’arti- colo che spiega l’origine dell’ani- dride solforosa nell’atmosfera di WASP–39 b. Per vedere la luce di WASP–39 b, Webb ha seguito il pianeta mentre passava davanti alla sua stella, per- mettendo a parte della luce della stella di filtrare attraverso l’atmo- sfera del pianeta. Diversi tipi di so- stanze chimiche nell’atmosfera as- sorbono diversi colori dello spettro della luce stellare, quindi i colori mancanti indicano agli astronomi quali molecole sono presenti. Osser- vando l’universo in luce infrarossa, Webb può raccogliere impronte chi- miche che non possono essere rile- vate in luce visibile. Altri costituenti atmosferici rilevati dal telescopio Webb includono so- dio (Na), potassio (K) e vapore ac- queo (H 2 O), confermando preceden- ti osservazioni di telescopi spaziali Q uesta illustrazione mostra come potrebbe apparire l’esopianeta WASP–39 b, in base all’attuale com- prensione del pianeta. WASP–39 b è un gigante gassoso caldo e gonfio con una massa simile a quella di Saturno, e un diametro 1,3 volte maggiore di quello di Giove, in orbita ad appe- na 0,0486 unità astronomiche dalla sua stella, WASP–39, che è legger- mente più piccola e meno massiccia del Sole. Poiché è così vicino alla sua stella, WASP–39 b è molto caldo ed è probabile che abbia sempre lo stesso emisfero rivolto verso di essa. [NASA, ESA, CSA, Joseph Olmsted (STScI)] ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’

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