l'Astrofilo gennaio-febbraio 2023

GENNAIO-FEBBRAIO 2023 ASTROFILO l’ Q uesto pan- nello mostra il processo del passaggio dai dati grezzi cattu- rati da un tele- scopio a una straordinaria im- magine astrono- mica come quella qui presentata, che mostra il SNR delle Vele visto con il VLT Survey Telescope (VST). [ESO/M Korn- messer, VPHAS+ team. Acknow- ledgment: Cam- bridge Astrono- mical Survey Unit] Ciò che resta della stella è una palla ul- tra densa in cui protoni ed elettroni so- no forzati insieme a formare neutroni: una stella di neutroni. La stella di neutroni nella nebulosa del- le Vele, posizionata leggermente al di fuori di questa immagine in alto a sini- stra, è una pulsar che ruota sul proprio asse all’eccezionale velocità di oltre 10 volte al secondo. L’immagine qui mostrata è un mosaico di osservazioni fatte con la telecamera ad ampio campo OmegaCAM, installata sul VLT Survey Telescope, una fotoca- mera da 268 milioni di pixel che può ac- quisire immagini attraverso diversi filtri che lasciano passare luce di diversi co- lori. In questa particolare immagine so- no stati utilizzati quattro diversi filtri, qui rappresentati da una combinazione di magenta, blu, verde e rosso. Il VST è di proprietà dell’Istituto Nazio- nale di Astrofisica, l’INAF, e con il suo specchio di 2,6 metri è uno dei più gran- di telescopi dedicati alle survey del cielo notturno in luce visibile. Questa imma- gine è tratta proprio da una di queste survey, chiamata VPHAS+ (VST Photo- metric H α Survey of the Southern Galac- tic Plane and Bulge), la survey fotome- trica in H α con il VST del piano galattico australe e del rigonfiamento centrale della Via Lattea. Per oltre sette anni, questa survey ha mappato una frazione considerevole della nostra Galassia, consentendo agli astronomi di capire meglio come si for- mano le stelle, come evolvono e come alla fine muoiono. U na ragnatela spettrale, draghi ma- gici o filamentose scie di fanta- smi? Che cosa vedete in questa immagine del resto di supernova delle Vele? Questo stupendo arazzo vario- pinto mostra i resti spettrali di una stella gigantesca. È stato catturato con questo notevole dettaglio grazie al telescopio VST (VLT Survey Telescope), ospitato nel sito del Paranal dell’ESO, in Cile. Questa struttura filamentosa di nubi rosa e arancioni è tutto ciò che resta di una stella massiccia che ha terminato la propria vita con una potente esplosione circa 11000 anni fa. Quando le stelle più massicce raggiungono la fine della pro- pria vita, spesso si spengono con il bot- to, in uno scoppio chiamato supernova, un’esplosione che provoca onde d’urto che attraversano il gas circostante, com- primendolo e creando intricate strut- ture filiformi. L’energia rilasciata riscalda i filamenti gassosi, rendendoli brillantis- simi, come si vede nell’immagine. Con questa immagine da 554 milioni di pixel, otteniamo una visione estremamente dettagliata del resto della supernova delle Vele, chiamato così dal nome della costellazione australe a cui appartiene (Vela, le Vele). Ben nove lune piene po- trebbero stare in questa immagine e l’intera nube è ancora più grande. A soli 800 anni luce dalla Terra, questo straordinario resto di supernova è uno dei più vicini che conosciamo. Quando è esplosa, gli strati più esterni della stella progenitrice sono stati espulsi nel gas circostante, producendo gli spetta- colari filamenti che osserviamo qui. !

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