l'Astrofilo gennaio-febbraio 2023
26 GENNAIO-FEBBRAIO 2023 ASTRO PUBLISHING tipo terrestre. La comunità astrono- mica ha catturato uno di questi straor- dinari eventi di kilonova nel 2017. Gli scienziati del Laser Interferometer Gra- vitational–Wave Observatory (LIGO), della National Science Foundation, hanno dapprima rilevato la collisione di due stelle di neutroni con le onde gravitazionali (increspature nello spa- zio–tempo); quasi contemporanea- mente, il telescopio spaziale a raggi gamma Fermi della NASA ha rilevato luce ad alta energia. La NASA si è ra- pidamente attivata per osservare l’e- vento con una flotta più ampia di telescopi e ha catturato il bagliore sbiadito dei detriti in espansione del- l’esplosione in una serie di immagini. Ma gli attori di questo esempio si so- no scontrati praticamente nel nostro “cortile”, almeno in termini astrono- mici. Si trovano a soli 130 milioni di anni luce di distanza. Devono esserci più kilonovae, e molte più lontane, che punteggiano il nostro universo sempre attivo. “Non conosciamo an- cora la frequenza di questi eventi” , ha affermato Daniel M. Scolnic, assistente professore di fisica alla Duke University di Durham, nella Carolina del Nord. Scolnic ha condotto uno studio che stima il numero di kilonovae che po- by NASA/ESA Claire Blome & Christine Pulliam Kilonovae, un target per il Roman Space Telescope C he cosa succede quando le stel- le più dense e massicce, che so- no anche molto piccole, si scon- trano? Emettono brillanti esplosioni conosciute come kilonovae. Pensa a questi eventi come ai fuochi d’artificio naturali dell’universo. I teorici sospet- tano che si verifichino periodicamen- te in tutto il cosmo, sia vicino che lontano. Gli scienziati avranno presto un osservatorio in più per seguire e persino esplorare questi straordinari eventi: il Nancy Grace Roman Space Telescope della NASA, che dovrebbe essere lanciato entro maggio 2027. Gli attori chiave delle kilonovae sono le stelle di neutroni, i nuclei centrali delle stelle che sono collassate per gravità durante le esplosioni di super- nova. Ognuno di essi ha una massa si- mile a quella del Sole, ma ha un dia- metro di circa 10 chilometri, e quando si scontrano emettono detriti che si muovono vicino alla velocità della luce. Si pensa anche che queste esplo- sioni formino elementi pesanti, come oro, platino e stronzio (che conferisce ai fuochi d’artificio le tonalità rosse). Le Kilonovae sparano quegli elementi attraverso lo spazio, permettendo loro potenzialmente di finire nelle rocce che formano la crosta dei pianeti di ASTROFILO l’
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=