l'Astrofilo gennaio-febbraio 2021

49 GENNAIO-FEBBRAIO 2021 ASTRO PUBLISHING simo” , ha affermato Andreas Faisst, dell’Infrared Processing and Analysis Center (IPAC), presso il California In- stitute of Technology (Caltech). Le galassie sono considerate più “ma- ture” che “primordiali” quando con- tengono una quantità significativa di polvere ed elementi pesanti. “Non ci aspettavamo di vedere così tanta polvere ed elementi pesanti in quelle galassie lontane” , ha detto Faisst. La polvere e gli elementi pe- santi (tutti gli elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio) sono consi- derati un sottoprodotto delle stelle morenti. Ma le galassie nell’universo primordiale non hanno ancora avu- to il tempo per formare le stelle, quindi gli astronomi non si aspet- tano di vedere molta polvere o ele- menti pesanti lì. “Da studi prece- denti, avevamo capito che queste giovani galassie sono povere di pol- vere” , ha detto Daniel Schaerer del- l’Università di Ginevra, in Svizzera. “Tuttavia, troviamo che circa il 20% delle galassie che si sono assemblate durante questa prima epoca sono già molto polverose, e una frazione significativa della luce ultravioletta delle stelle appena nate è già nasco- sta dalla polvere” , ha aggiunto. Molte delle galassie erano anche considerate relativamente adulte perché mostravano una diversità nelle loro strutture, inclusi i primi segni di dischi supportati dalla rota- zione, che potrebbero successiva- mente portare a galassie con una struttura a spirale come si osserva in galassie simili alla nostra. Gli astro- nomi generalmente si aspettano che le galassie nell’universo primordiale assomiglino a una congerie caotica, perché spesso si scontrano. “Vedia- mo molte galassie in collisione, ma ne vediamo anche un certo numero ruotare in modo ordinato senza se- D ue galassie dell’universo pri- mordiale che ALMA ha osser- vato nelle onde radio. Sono consi- derate più “mature” che “primor- diali” perché contengono grandi quantità di polvere (in giallo). ALMA ha anche rivelato il gas (in rosso), che viene utilizzato per mi- surare la formazione stellare oscu- rata e i moti nelle galassie. [B. Sax- ton NRAO/AUI/NSF, ALMA (ESO/ NAOJ/ NRAO), equipo de ALPINE] gni di collisioni” , ha detto John Sil- verman, del Kavli Institute for the Physics and Mathematics of the Uni- verse, in Giappone. ALMA ha già in- dividuato galassie molto distanti, come MAMBO-9 (una galassia mol- to polverosa) e Wolfe Disk (una ga- lassia con un disco rotante). Ma era difficile dire se queste scoperte fos- sero uniche o se ci fossero più galas- sie come loro là fuori. ASTROFILO l’

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