l'Astrofilo gennaio-febbraio 2021
37 GENNAIO-FEBBRAIO 2021 ASTRO PUBLISHING ASTROFILO l’ do oceanico come Titano, è fonda- mentale cercare percorsi per il mate- riale organico, ad esempio miscele che contengono elementi importanti come il carbonio” , afferma Anezina. “Questi elementi possono essere ri- conoscibili in superficie e nell’atmo- sfera dopo essere stati trasportati dall’oceano sotterraneo, che è l’am- biente abitabile più probabile, e vi- ceversa. I crateri da impatto sono fra le poche strutture geologiche che espongono materiale proveniente dall’interno, fornendo una rara op- portunità di comprendere la compo- sizione del sottosuolo di Titano.” Sei dei crateri studiati si trovano nei campi di dune equatoriali e tre nelle pianure di media latitudine. I ricerca- tori hanno usato i dati di due stru- menti dell’orbiter Cassini, il Visual and Infrared Mapping Spectrometer (VIMS) e RADAR, assieme alle infor- mazioni fornite dal lander Huygens. RADAR ha ottenuto i dati sull’emissi- vità delle microonde, che è una mi- sura dell’efficacia di una superficie nell’emettere energia. Si pensa che le aree con emissività inferiore su Titano indichino ghiaccio d’acqua, mentre un’emissività maggiore in- dica uno strato ricco di sostanze or- ganiche. I dati VIMS possono essere S ullo sfondo, una rappresentazione grafica dell’atmosfera nebbiosa di Titano, che impedisce una visione chiara della superficie. A lato, ri- viviamo le fasi sa- lienti della missione Cassini-Huygens del- l’ESA, che ha svelato per la prima volta la superficie di Titano. [ESA, NASA/JPL]
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