l'Astrofilo gennaio-febbraio 2021
31 GENNAIO-FEBBRAIO 2021 ASTRO PUBLISHING elevato tasso di attività idrotermale. L’operazione portò in superficie 15 tonnellate di roccia scavata fra i 600 e i 1300 metri di profondità, sotto il fondo oceanico. Da allora, diversi team di ricercatori hanno avuto la possibilità di analizzare quei cam- pioni di roccia. Recentemente, uno dei team, composto da Kring, Martin Whitehouse (Swedish Museum of Natural History) e Martin Schmieder (Neu-Ulm University, Germany), ha fatto il passo decisivo per confermare l’ipotesi dell’origine da impatto della vita. I tre ricercatori hanno scoperto nei campioni di roccia delle minu- scole sferule di pirite (FeS 2 ), del dia- metro di appena 10 micron, prodot- te da un ecosistema microbico che proliferava nei flussi d’acqua carica di composti chimici, che attraversa- vano gli anfratti rocciosi. La presenza di queste microscopiche formazioni solforose, chiamate framboidi (per la loro vaga somiglianza con i lam- poni, framboises in francese), può es- sere associata all’attività di organismi che trasformano ioni solfati (SO 4 2- ) in solfuro (S 2- ), traendo dal processo l’e- nergia necessaria alla loro sopravvi- venza. Sembra dunque che la strut- tura porosa del cratere Chicxulub possa aver offerto un habitat, se non addirittura dato origine, a colonie di organismi termofili capaci di trasfor- mare a proprio vantaggio composti dello zolfo trasportati dall’acqua al- l’interno di un sistema idrotermale. Dalla stratificazione dei sedimenti contenenti le firme di quei processi chimici, i ricercatori hanno potuto stimare che l’attività degli organismi è perdurata per almeno 2,5 milioni di anni dopo l’impatto. Questa importante scoperta, pubbli- cata su Astrobiology a fine ottobre, suggerisce che gli impatti asteroida- li avvenuti fra il tardo Adeano e l’al- to Archeano possono aver creato le condizioni ambientali ideali per la nascita e l’iniziale evoluzione della vita sul nostro pianeta. ASTROFILO l’ S ezione di carota del picco ad anello del cratere Chicxulub, con i minerali idrotermali da- chiardite (arancio bril- lante) e analcime (incolore e trasparente). I minerali riempiono parzialmente le cavità nella roccia che erano nicchie per gli ecosi- stemi microbici. [David A. Kring, USRA’s Lunar and Planetary Institute] !
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