l'Astrofilo gennaio-febbraio 2020

28 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 ESOPIANETI Per scoprire la causa di quell’anomalo ec- cesso di radiazione infrarossa, nel 2011-2012 gli astronomi hanno condotto ulteriori studi di BD +20 307 con il telescopio spaziale Her- schel, e poi ancora nel 2015 con il telescopio aviotrasportato SOFIA (acronimo di Strato- spheric Observatory for Infrared Astronomy). Si tratta di un telescopio di 2,7 metri di dia- metro, alloggiato all’interno di un Boeing 747 modificato, e accessoriato con diversi strumenti scientifici che lavorano a lun- ghezze d’onda infrarosse. Sono state soprat- tutto le osservazioni condotte con la Faint Object Infrared Camera for the SOFIA Tele- scope (FORCAST) a fornire la chiave per ca- pire l’origine del materiale che circonda BD +20 307. I dati raccolti da questo strumento hanno infatti evidenziato un incremento di circa il 10% nell’emissione infrarossa fra 8.8 e 12.5 micron negli ultimi dieci anni, rispetto alle prime misurazioni di Spitzer. Una cre- scita così rilevante in un lasso di tempo così breve ben si adatta allo scenario della colli- sione catastrofica fra pianeti, i cui frammenti continuerebbero a impattare gli uni contro gli altri ad ogni orbita aumentando la quan- ASTROFILO l’ L ’osservatorio volante SOFIA, con il portellone aperto che lascia intravedere il te- lescopio di 2,7 metri di diametro per l’astronomia infrarossa. Con questo strumento sono stati osser- vati i resti di una collisione fra pia- neti. [DLR/NASA] A sinistra, un video di pre- sentazione di SO- FIA. Qui a fianco, lo specchio del te- lescopio inserito nella fusoliera del Boeing 747. [DLR/NASA]

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