l'Astrofilo gennaio-febbraio 2020

26 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 ESOPIANETI ASTROFILO l’ Fra il 2004 e il 2007, quando BD +20 307 era ancora ritenuta una stella singola, gli astro- nomi la osservarono nell’infrarosso con strumenti di alto livello, come il Keck e il Gemini North delle Hawaii, e il telescopio spaziale Spitzer. I dati raccolti mostrarono l’esistenza di un cospicuo disco di detriti polverosi disposto attorno all’astro. Il disco appariva insolitamente caldo e quindi bril- lante nell’infrarosso, ma la sua presenza e la sua temperatura potevano comunque essere spiegate ipotizzando che la stella fosse estremamente giovane, pochi milioni di anni. Infatti, è normale osservare dischi di detriti e polveri attorno alle stelle più giovani, con sistemi planetari ancora in for- mazione. Solamente dopo decine o centi- naia di milioni di anni, quel materiale sparso si esaurisce perché rastrellato dai pianeti, precipitato sulla stella, confinato alla periferia del sistema o disperso dalla pressione della radiazione stellare. L’idea che gli astronomi si erano fatti di BD +20 307 si rivelò però inesatta all’inizio del 2008, quando nuove osservazioni di quella stella dimostrarono che in realtà si trattava di un sistema binario con un’età di almeno 1 miliardo di anni, se non addirittura di di- I llustrazione di fantasia di un disco protoplane- tario. Questo tipo di strutture sono transitorie e soli- tamente restano osservabili fino alla completa for- mazione di un si- stema planetario. [ESO/L. Calçada]

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