l'Astrofilo gennaio-febbraio 2020

12 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 STORIA erano passate in se- condo piano, anche a causa degli insuccessi precedenti, e Tom- baugh aveva pratica- mente avviato un suo personale programma di ricerca. Fra il settembre e l’ot- tobre del 1929, il te- nace astrofilo fotogra- fò campi stellari del- l’Acquario, dei Pesci e dell’Ariete, mentre in novembre e dicembre si concentrò sulla co- stellazione del Toro. Nel gennaio 1930, Tombaugh iniziò a ri- fotografare i Gemelli, già fotografati otto mesi prima. Ora, però, quella costellazione stava all’opposizione, e da quelle parti ci sarebbe dovuto essere anche il Pianeta X previsto da Lowell. Era quindi indispensabi- ASTROFILO l’ nel blink. La gran parte erano asteroidi noti, ma c’erano anche asteroidi sconosciuti, me- teore stazionarie, difetti del supporto sen- sibile e altri disturbi. Non sapendo come sarebbe potuto apparire il Pia- neta X, è intuibile che se avesse avuto un aspetto stellare sarebbe stato quasi impossibile fare le do- vute verifiche su tutti quegli og- getti non fissi. Frustrato da que- sta situazione e nostalgico per la lontananza della sua terra, Tom- baugh si afflisse notevolmente, al punto che Lampland gli concesse una lunga vacanza da trascorrere con i suoi familiari. Il timore di non vederlo mai più tornare a Flagstaff era forte. Invece, nell’autunno del 1929, Tombaugh rientrò all’osservato- rio per riprendere, più motivato che mai, la ricerca del Pianeta X. Per velocizzare il lavoro aveva pensato di scandagliare le re- gioni di cielo in opposizione, dove gli risultava più agevole sti- mare la distanza di un corpo in movimento, a partire dalla lun- ghezza del tratto percorso fra un’esposizione fotografica e l’al- tra. Ormai, le previsioni di Lowell C lyde Tom- baugh al la- voro con il com- paratore blink che evidenziò il moto in cielo di Plutone. In bas- so, lo stesso stru- mento esposto oggi come cime- lio all’Osservato- rio di Flagstaff. [Lowell Observa- tory Archives]

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