l'Astrofilo gennaio-febbraio 2019
8 GENNAIO-FEBBRAIO 2019 PLANETOLOGIA Apriamo una breve parentesi su questa tec- nica di indagine, per ricordare a grandi linee come funziona. Ogni stella si muove nella galassia e, indipendentemente dalla sua reale traiettoria spaziale, noi possiamo ve- derla allontanarsi o avvicinarsi (raramente può apparire ferma). Se la stella si allontana, le righe degli elementi chimici visibili nel suo spettro risulteranno leggermente spostate verso il rosso rispetto alle medesime righe di riferimento prodotte in laboratorio. Se la stella si avvicina, lo spostamento sarà verso il blu. In ogni caso, per ciascuna stella pos- siamo conoscere l’esatto valore dello spo- stamento, che rimane costante per millenni, se nel frattempo nes- suna massa interviene a mo- dificarlo. Un pianeta in or- bita attorno a una stella può far oscillare sen- sibilmente il valore della velocità radia- le. L’entità dell’o- scillazione dipen- de essenzialmen- te dalla massa della stella, dalla massa del piane- ta, dalla distanza che separa i due corpi e dalla loro posizione rispetto all’osservatore. Più lontano il pianeta si muove dalla retta pas- sante per la stella e l’osser- vatore, minore sarà l’oscilla- zione rilevabile nella velocità ra- diale della stella. Un pianeta di taglia terrestre può spostare una stella nana sola- mente di pochi metri al secondo, una quan- tità facilmente confondibile con fenomeni legati all’attività magnetica della stella. Tutto questo per sottolineare che la ricerca di pianeti extrasolari non transitanti sul di- sco stellare richiede strumenti di grande potenza e spettroscopi ad altissima risolu- zione, oltre che lunghi periodi di osserva- zione. Proprio in questa direzione ha lavo- rato il folto team di ricercatori che, sotto la guida di Ignasi Ribas (Institut d’Estudis Espacials de Catalunya, IEEC, e Institut de Ciències de l’Espai, CSIC, Barcelona) ha sco- perto Barnard’s Star b. Lo studio è iniziato riesaminando dati di ar- chivio registrati dalla fine del secolo scorso fino al 2015. Quel database aveva suggerito la presenza di un segnale potenzialmente significativo, con periodo di circa 230 giorni, ma privo di un campionamento sufficiente a caratterizzarlo con precisione. Per confer- mare e capire la natura di quel segnale, il ASTROFILO l’ S ullo sfondo, una veduta artistica di Bar- nard’s Star b vi- sto dallo spazio. [ESO/M. Korn- messer] Q uesto video mostra la Stella di Barnard e la sua super-Terra. [ESO/M. Kornmesser]
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